La penna degli Altri 04/06/2012 12:33

Balbo: Ora deve giocare centravanti



Ma con lei, nella Roma di Zeman fine anni Novanta faceva l’esterno sinistro.

«Sì, ma era un poco più che ventenne, non ancora all’apice della sua carriera ma già in grado di fare la differenza. Aveva la gamba per fare l’esterno. Con Zeman per fare quel ruolo devi correre tanto, tantissimo. E Francesco a settembre fa 36 anni».



Lei era il centravanti di quella Roma spettacolare. Dunque doveva correre meno?

«In assoluto si correva tutti come pazzi perchè con Zeman si fa tutto in velocità, palla e giocatori devono andare via col vento. Però i movimenti del centrale d’attacco erano diversi e non presupponevano rientri profondissimi». 



E adesso quali compiti potrebbe avere il capitano?

«Un po’ quelli che avevo io all’epoca. Sono passati gli anni ma Zeman non ha cambiato il suo modo di proporre gioco d’attacco. Semplice ed efficace allo stesso modo. In questo gioco il centravanti deve essere bravo a finalizzare e ad attaccare lo spazio, ma anche e forse soprattutto a fare da sponda, dare e andare. Oppure dare l’assist direttamente. E in questo è ancora il numero uno».



Dunque non è vero l’assunto che con Zeman se non sei da corsa non giochi.

«La prima cosa che devi avere per giocare bene il calcio del boemo è la bravura tecnica e in questo senso non ha rivali. Se Zeman gli metterà accanto due esterni d’attacco bravi e veloci credo che i tifosi della Roma si divertiranno un mondo».



Facciamo dei nomi

«Con Zeman io vedo molto bene Bojan, che nella passata stagione non è riuscito a mostrare per intero il suo talento. Se seguirà bene le indicazioni del nuovo tecnico penso che l’ex potrà essere la rivelazione dell’anno».



Bojan dove? E l’altro partner?

«Bojan a sinistra e dall’altra Lamela o , mentre Osvaldo, stando sempre alla rosa attuale della Roma, lo vedo più come centravanti, dunque come alternativa a , un’ottima alternativa».



Dunque al posto che era suo quando giocavate insieme con Zeman in panchina. Perchè no esterno sinistro come allora?


«Perchè sono passati tredici anni e Francesco non può fare tutti quei movimenti richiesti all’esterno sinistro d’attacco. Gli verrebbe richiesto troppo sacrificio e ne perderebbe inevitabilmente la lucidità. Meglio due cross in meno e due gol in più. No, può fare benissimo il centravanti, con le sue caratteristiche ovviamente. E credo che Zeman saprà anche chiudere un occhio quando magari non riuscirà in qualche frangente a portare il pressing o a riportarsi subito in sotto palla in fase di non possesso».



Sono passati tanti anni, funziona ancora secondo lei il gioco di Zeman?

«Ne sono più che certo. Sembra un gioco difficile ma in realtà è abbastanza semplice e si fonda su pochi principi base: palla e giocatori nello spazio. Servire sempre il giocatore sui piedi ha poco senso, a meno che non hai Maradona o . Giocando nello spazio il gioco va via veloce e gli avversari trovano più difficoltà a difendersi. Se poi hai un lì davanti è certo che ci si può divertire ma anche puntare traguardi significativi»