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La penna degli Altri 18/06/2012 11:49

Avanza il jolly De Rossi. L'Italia sprinta in mezzo

 

Solo piedi buoni Intanto godiamoceli, teniamoceli stretti e speriamo che facciano ancora in tempo a lasciare un segno importante in un torneo che non ci vede più padroni del nostro destino. Stasera, in particolare, riscopriamo il potenziale tecnico di un centrocampo che recupera appunto accanto a Pirlo, Marchisio e Thiago Motta. Il «rombo» sul quale Prandelli ha di fatto fondato la sua rivoluzione «culturale»: modello spagnolo come riferimento; al bando i portatori d'acqua specializzati; «lavoro sporco» da distribuire fra piedi buoni. Strada che fa a pugni con la tradizione italiana, ma possibile quando si hanno a disposizione giocatori come Marchisio e , eccezionali in entrambe le fasi. Già, perché il più felice del ritorno al 4-3-1-2, è proprio il Principino bianconero, condannato a un lavoro massacrante nel 3-5-2, là in mezzo a «proteggere» Pirlo e a compensare il passo meno dinamico di Thiago Motta. Con la musica cambia.

 

Capitan futuro... azzurro Dopo due straordinarie prestazioni al centro della difesa, il giallorosso (che ieri ha viaggiato accanto a papà Alberto, tecnico della Primavera della Roma) torna dunque nel cuore del gioco. Il suo habitat naturale? Sì, nel club, dove è lui a «comandare» le danze. In azzurro, invece, uno più uno non fa sempre due, ovvero Pirlo più non raddoppia automaticamente la «quota fuoriclasse». La coppia non è delle meglio assortite, questo è evidente. Senza Pirlo, la media voto di in mezzo al campo è 6,38 (16 partite), cala invece a 6.01 nelle partite (41) disputate accanto al fuoriclasse bianconero.

 

Eredità Il romanista si adegua, non lo farebbe per nessun altro: solo in Pirlo riconosce un giocatore superiore in quel ruolo. Mantiene comunque alto il suo rendimento generale, e al momento è la cosa di gran lunga più utile per l'Italia, perché a casa non è rimasto nessuno in grado di fare meglio, sia in regia sia come interno. «Ovunque mi mettono, gioco per essere il più bravo del mondo», è la mentalità di un campione meraviglioso, «capitan futuro» nella Roma... e anche in Nazionale: dopo Brasile 2014, Buffon e Pirlo saluteranno l'azzurro e toccherà infatti a indossare la fascia più ambita da un calciatore italiano.

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