La penna degli Altri 01/06/2012 11:34

A casa Zeman dove tutti tifano per il boemo

E’ qui che Zdenek Zeman abita dal 1994, primo anno alla guida della Lazio. […] Negli ultimi anni, il prossimo tecnico giallorosso, ha frequentato poco la casa romana: «La sua è una famiglia molto riservata» . Le squadre di Zeman però, sono tutt’altro che riservate. «Non sono riuscito - continua Francesco - ad amare Luis Enrique, perché va bene il calcio offensivo ma non si può sempre perdere» . Ma il “mai schiavi del risultato”? «Ci può anche stare, ma almeno che ci si diverta. E con il boemo lo spettacolo è assicurato» .

 

VIZIO - A Trigoria, nelle riunioni di lavoro, Zeman avrà due compagni di vizio: come lui, anche il ds (soprattutto) e il Baldini, fumano. «Le sigarette le compra qui» racconta orgogliosa la signora Evelina, che con il marito Albino e la figlia Laura, gestisce la tabaccheria alle spalle di casa-Zeman. Mamma, papà e figlia. Tutti laziali: «Ma se batte le grandi del nord siamo contenti lo stesso, perché siamo romani» . Ma che tipo è l’allenatore? Enigmatico come lo si vede in tv? «Sì, non dà molta confidenza. A differenza della moglie, che invece è molto più aperta e socievole. Questione di caratteri evidentemente» (…)

AGGIORNAMENTO - Poco più avanti, continuando il giro del palazzo, c’è l’edicola di Marco, che lavora lì da undici anni. «Qui prende i giornali, anche il Corriere dello Sport» . Al di là del lavoro però, Marco, anche lui tifoso giallorosso, nutre qualche dubbio: «Mi ricordo benissimo il periodo in cui Zeman era il nostro allenatore. Ci sono state sconfitte pesanti. Sì, ci si potrà divertire, ma vincere è un’altra cosa. E speriamo che i suoi metodi di allenamento non siano indigesti a qualcuno» .

«Eh, quello li farà lavorare» dice Franco, benzinaio poco più avanti. «La moglie è venuta stamattina con la macchina, colore scuro. Lui? Non lo vedo da un po’. Quando passa o fuma o sta al telefono» . Poi, chiude con un ghigno: «Io sono laziale e non sono affatto preoccupato da Pallotta, dal fatto che si racconta che non abbia soldi...» (…)