La penna degli Altri 30/05/2012 10:22

Zeman: «Siamo a buon punto»

Un giocatore che ha avuto un ruolo importante nella sua Roma è , che del Boemo ha sempre parlato benissimo. Avrà ancora un ruolo importante? «Secondo me è ancora presto per parlarne. Se dimostrerà di essere il più bravo in quel ruolo, giocherà sempre. Io ho sempre fatto giocare gente che per me giocava per merito, non per nome. La carta d’identità non incide, conta quello che si fa sul campo: se uno rende gioca, altrimenti no, a prescindere da nome, cognome e data di nascita ». Gli fanno ancora notare come i suoi detrattori sostengano che preferisca lavorare con i giovani perché sono più malleabili e disponibili al sacrificio rispetto ai campioni. «Ma mica è una cosa cattiva - esclama -, è normale che un ragazzo sia più motivato ad andare avanti e farsi vedere. Un campione a volte può lasciare qualcosa perché sa di avere delle doti per cui invece i giovani devono ancora lavorare tanto». Il che però non significa che nella prossima campagna acquisti della Roma non arriveranno dei campioni: «Non è detto, io ho avuto tanti campioni che si impegnavano anche a 34 anni, così come tanti giovani che non avevano voglia di soffrire. Ripeto, non decide l’età ma la voglia di prendere sul serio la professione e cercare di fare il meglio possibile». Nella corsa alla panchina della Roma Zeman ha superato Montella, che aveva detto che non avrebbe accettato se la società gli avesse dato anche un solo euro in meno rispetto a Luis Enrique. Il Boemo l’ha invece accettato? «Io non so quanto prendesse Luis Enrique e non mi interessa. Queste sono cose che sapete voi, ma a me nessuno l’ha mai dichiarato ufficialmente... tirate a indovinare»