La penna degli Altri 16/05/2012 13:15

Totti: «Speravamo restasse Luis»

Una giornata serena, a respirare l’aria del mare, un pranzo con due brindisi per la Roma, con tutti i suoi giocatori accanto. Quegli stessi ragazzi che il tecnico asturiano ha conquistato con le sue idee, con i suoi modi. Ha lasciato il segno Luis Enrique, forse non sul piano dei risultati, certamente sotto l’aspetto personale. «Ci è piaciuta la sua umanità, è una grande cosa, un valore unico» ha detto ieri . Uno di quelli che si è prodigato per l’organizzazione della giornata e che ha parlato ai giornalisti fuori dal ristorante L’Isola del Pescatore dove la Roma si era data appuntamento dopo aver fatto uno degli ultimi allenamenti a Trigoria prima del rompete le righe per le vacanze estive. Da Trigoria a Santa Severa a mangiare sul lungomare, di nuovo la Roma che si è ritrovata attorno a un tavolo. E’ successo parecchie volte in questa stagione,durante periodi più o meno felici. Era successo anche nel corso del ritiro di Riscone, in baita, per cercare di trovare da subito l’unità, l’amalgama tra vecchi e nuovi necessaria per affrontare al meglio il campionato. Era successo anche un anno fa, non in Italia, ma in Spagna, a . Luis Enrique aveva appena deciso di lasciare la Catalogna per mettersi al timone della nuova Roma. I suoi ragazzi, quelli del B, avevano deciso di salutarlo tutti insieme in un ristorante anche allora ad un passo dal mare.

Non ha voluto parlare ieri Luis, lo ha fatto , che ha ribadito tutta la stima per l’allenatore e per l’uomo: «Abbiamo sempre detto che se fosse rimasto saremmo stati contenti. Cosa ci ha insegnato? Ci è piaciuta la sua umanità, è una grande cosa, un valore unico». Poi a è stato chiesto ovviamente anche altro. Del futuro, ad esempio. E delle parole di che ha chiesto investimenti: «Cosa ne penso? Io sono anni che lo dico – ha spiegato Francesco -. Dite sempre che so’ matto...». Poi i propositi per la prossima stagione :«L’annata è andata così, ora penso alle vacanze, da luglio ricominceremo la nuova avventura, speriamo meglio». E Montella? Un allenatore troppo amico dei giocatori? smentisce categoricamente: «Ha dimostrato che non guarda in faccia nessuno, anche qui a Roma. Appena arrivato mi ha messo fuori, conosco il carattere di Vincenzo... Quello che deve fare, lo fa». La chiusura è con una battuta: «Chi paga il conto? Gli americani, spero...». Poi tutti a tavola, a mangiare, a divertirsi. Il menù? Antipasti cotti e crudi, risotto alla pescatora, linguine all’astice, tiramisù e millefoglie. Per la cronaca, ha pagato . La squadra si è anche divertita a scattare foto. Come quella di che mostra insieme a Osvaldo il dito rotto. Oppure quella di gruppo sulla spiaggia con il castello alle spalle e il mare poco più in là. Il mare oltre il quale c’è la Spagna dove tra qualche mese Luis Enrique farà ritorno. Ciao Lucho!