La penna degli Altri 11/05/2012 10:02
"Ora servono i campioni"

Alla fine prevale comunque il partito di coloro che non aspettavano altro che il tecnico rassegnasse le dimissioni: «Onore al professionista che non ha mai lesinato impegno ma fare lallenatore della Roma è unaltra cosa sentenzia un ragazzo - Non capisco chi lo difende affermando che è una brava persona. Ok, anche io lo sono, chiedete a mia moglie se non ci credete. Nella vita, però, faccio il tassista non lallenatore. Nella nostra storia sarà ricordato come quello che ha racimolato più sconfitte di Carlos Bianchi». Non mancano giudizi che chiamano in causa anche la società: «Luis Enrique ha sbagliato molto ma si prende delle colpe non solo sue. Ora la dirigenza anziché filosofeggiare deve comprare 3-4 campioni. Ma campioni veri, quelli con la C maiuscola. Quando potremo permetterci uno come Falcao dellAtletico Madrid?». Domanda che cade nel vuoto e lascia presto spazio a nuove considerazioni su Luis Enrique e il suo staff: «A me quello che rimarrà impresso del mental coach Llorente afferma divertito un tifoso sarà la bellissima maglietta dei Ramones che sfoggiava un paio di settimane fa in conferenza stampa». Stilettate sibilline anche al giovanissimo tattico Moreno: «Ma ora che ha finito lo stage da noi cosa fa? Torna a Barcellona e finisce luniversità?». Chi sembra prossimo a tornare a Roma è invece Montella. Ma la storia insegna: da Romolo e Remo fino ad arrivare ai nostri giorni, questa città sembra esser fatta per dividersi, soprattutto quando si parla di calcio. E allora cè chi si dice entusiasta - «In Vincenzino vedo lAllegri del primo anno al Milan. Dai che con 3-4 acquisti vinciamo lo scudetto il prossimo anno» - e altri che non si capacitano del possibile ritorno dellAeroplanino: «Perché bisogna sempre tornare indietro? I ritorni a Roma sono stati sempre nefasti, anche con Liedholm. Perché non provare a prendere uno che non abbiamo mai visto?».