La penna degli Altri 05/05/2012 11:12
Lamarcord giallorosso e lo stress del tecnico
Potrebbe risollevarne il livello soltanto il possibile harakiri di una delle quattro formazioni che attualmente monopolizzano le posizioni utili per l'Europa, grande e piccola, per la prossima annata agonistica. Stasera si congeda anche dal popolo romanista Giorgio Rossi, che si è guadagnato un ruolo importante nella storia della società, riuscendo a conquistarsi l'unanime, incondizionato affetto non soltanto di tutti i giocatori che hanno intepretato l'ultimo mezzo secolo giallorosso, ma anche del tifo al quale ha regalato sorrisi e momenti di commozione. Non sarà più a bordo campo, ma resterà nel cuore di tutti. A cominciare da Montella, che in omaggio ai valori dello sport farà di tutto per consentire al Catania di rovinare la festicciola. Difficile dire se ci sarà ancora Vincenzino, per i quali i richiami delle sirene sono fin troppo allettanti, sulla panchina catanese nella prossima stagione. Ma uguale incertezza, e sia pure con motivazioni del tutto diverse, è quella che riguarda il destino di Luis Enrique. Sul conto del quale non hanno dubbi i vertici societari che vorrebero fare affidamento su di lui per il futuro immediato. Ma i segnali lanciati dal tecnico sono sempre gli stessi, per ora riflessione in attesa di un vertice con la società, ma un atteggiamento che fatica a nascondere la tentazione di andar via. L'ambiente romano produce stress a livelli sconosciuti in qualsiasi altra collocazione geografica, in Italia, in Europa, nel mondo.