La penna degli Altri 13/05/2012 11:01
In conferenza tutti con Luis

Totti, accanto a lui, mentre Luis Enrique parla sembra emozionarsi. Quando il tecnico scherza, sorride. Resta praticamente tutto il tempo, va via prima solo delle ultime due domande. E mentre si allontana sembra quasi di rivedere tutta la stagione della Roma e, in particolare, il rapporto di Francesco con lallenatore che, dopo anni da centravanti, lo ha riportato a giocare più lontano dalla porta. Una decisione che Totti non ha mai accettato fino in fondo ma non ha detto una parola. Come sempre e più di sempre a disposizione della squadra, ha difeso il tecnico sia pubblicamente sia privatamente e non gli ha mai fatto mancare il suo appoggio. Davanti alle telecamere, sul suo sito e anche solo con un semplice sguardo. Come ieri, quando è andato in sala stampa. Unusanza nuova per la Roma e per lItalia. Non certo per la Spagna e per chi, in particolare, viene dal mondo Barcellona. In Catalogna infatti è consuetudine andare a salutare compagni e allenatori durante le conferenze di addio. Senza andare troppo il là con la memoria, basti pensare a quello che è successo con Guardiola qualche giorno fa. Tutta la squadra (eccezion fatta per Messi che però ha spiegato: «Mi faceva troppo male vederlo lì») davanti a lui per rendergli omaggio e dargli forza. Non solo: sempre da Barcellona si può tornare indietro col tempo a meno di un anno fa quando Bojan ha salutato il Barça e con lui cerano molti di quei giocatori che lo hanno aiutato a crescere. Piqué, ma anche Pujol, Xavi e Iniesta. Non certo gli ultimi arrivati.