La penna degli Altri 28/05/2012 09:33

Il giorno di Zeman



Complicato pensare che, vista la piega che ha preso la situazione, lo stipendio del boemo possa rappresentare un ostacolo insormontabile. In casa giallorossa, del resto, la scelta dell’allenatore ormai è stata fatta e (per ora) appare irremovibile: dopo non aver trovato l’accordo (economico e tecnico) con Vincenzo Montella (che Daniele Pradè vuole portare a Firenze), dopo non aver saputo dire sì alla richieste tecniche (tre top player, tanto per cominciare) di Andrè Villas Boas e dopo aver capito che Marcelo Bielsa, incontrato sabato a Madrid, avrebbe rappresentato, dopo il flop di Luis Enrique, un altro grosso rischio, la Roma è andata su Zeman (che porterebbe con sè il vice Vincenzo Cangelosi) con il piede pigiato sull’acceleratore e conta di arrivare già oggi al traguardo. Anche perché il tandem Baldini- ritiene che un allenatore come Zeman, amatissimo dalla piazza, sia in grado di (ri)valorizzare al massimo l’attuale rosa, frutto di dodici acquisti
a segno nei mesi passati. Magari per dimostrare che le scelte di un anno fa non erano state così sbagliate, come indicato dai mediocri risultati ottenuti in campionato da Luis Enrique.




I dirigenti del sanno alla perfezione che Zeman è molto tentato dal ritorno alla Roma (è stato lo stesso boemo ad informarli della cosa, venerdì sera nel ritiro della squadra in attesa della partita contro la Nocerina) ma sperano nel ripensamento. Nelle ultime ore, il presidente Daniele Sebastiani ha proposto al tecnico il rinnovo del contratto con stipendio doppio rispetto a quello percepito nel mesi passati (circa 800 mila euro netti, la nuova offerta), ma Zdengo ha preso tempo in attesa di parlare, oggi, con la Roma. Cioè con il
Baldini, il ds e l’
, che il boemo conosce dai tempi di Lecce.




Una cosa è certa: la famiglia Zeman si è trovata benissimo a e la tentazione di non lasciare quella
à è stata forte. Sabato notte, dopo la vittoria che è valsa il primo posto nel campionato cadetto, il si è riunito in una discoteca cittadina per proseguire la festa cominciata all’Adriatico: al momento della torta, il presidente Sebastiani si è avvicinato a Zeman, che in precedenza si era scatenato in balli e canti, porgendogli un foglio bianco e dicendogli
“Firma almeno questo...” ma Zdengo ha replicato “Non posso, non posso...”.

Se oggi la Roma e Zeman troveranno l’accordo (e per il club giallorosso sarebbe il secondo allenatore di fila proveniente da una seconda divisione), domani il boemo, che ieri è stato chiarissimo con i tifosi del che gli chiedevano di restare, incontrerà i dirigenti abruzzesi per comunicargli la sua decisione. In riva all’Adriatico, intanto, si sono già attivati per individuare il suo successore, con Delio Rossi in primissima fila e Ciro Ferrara subito dietro. E, a proposito di futuro,
i dirigenti del posso mettersi l’anima in pace per quanto riguarda il giovane , romanista che ha giocato in prestito al Crotone (e seguito da mesi dal ds abruzzese Delli Carri), perché l’altra sera qualcuno ha provato a dire a Zeman “Se vai a Roma, lasciaci almeno " ottenendo come riposta un eloquente ”Non ci penso proprio”. In più, Zeman pensa a Marco Verratti, che tanto piace anche a , che Zdenek ha saputo valorizzare al massimo trasformandolo da rifinitore a mediano davanti alla difesa, perno centrale del suo inimitabile