La penna degli Altri 27/05/2012 11:51

I pareggi comodi di Buffon

«Lo sappiamo, Gigi cerca di spiegare il suo pensiero senza peli sulla lingua – ha detto Tommasi, numero uno dell’Assocalciatori. Soprattutto in questo periodo, dove non ci sono partite, le parole che non riguardano il campo, fanno rumore. Credo che le sue intenzioni fossero quelle di spiegare ciò che è sotto gli occhi di tutti». Tommasi propone così un cambio di formula: «Una competizione di lunga durata vive anche sul pareggio di una singola partita. Bisognerebbe forse, come è stato fatto in passato dando tre punti alla vittorie e non due o inserendo i playoff, aumentare questi fattori in modo da far sì che la vittoria sia l’obiettivo massimo. Da giocatore io ho sempre vissuto le partite di coppa in una maniera diversa, perché lì si è dentro o fuori e si gioca per vincere. Detto questo – ha continuato l’ex giocatore giallorosso - accomunare le parole di Gigi a quello che si sta evidenziando, legato alle scommesse è forse una forzatura. Anche in occasione del ’gol-non gol’ di Muntari, Buffon si è lasciato andare ad una considerazione personale. Che è diventata dichiarazione di Buffon, capitano della Nazionale e vicepresidente Aic, personaggio di riferimento per tanti calciatori».

Quella di Buffon sembra quasi una presa di coscienza di come la situazione di fatto è nel mondo del calcio. Insomma, il fine giustifica i mezzi, e anche Svezia-Danimarca di Euro 2004. Dello stesso parere di Tommasi è Giancarlo Abete: «Dalle parole di Buffon emerge chiaramente che una cosa è la necessità di vincere o pareggiare, altro è l’accordo, che non è accettabile - spiega il presidente della Federcalcio -. Le sue parole testimoniano la trasparenza su temi anche scottanti che Buffon ha sempre adottato. È chiaro che l’impegno della singola partita è diverso dall’impegno per raggiungere un obiettivo prefissato a inizio stagione, penso ad esempio a una semifinale di in cui hai vinto all’andata e ti può andare bene anche un pari al ritorno. Questo è molto diverso da un accordo sottoscritto o che preveda addirittura dazione di denaro».

I compagni di Nazionale hanno espresso la loro solidarietà a Buffon: «Premesso che non penso che uno che scenda in campo la domenica possa dare meno rispetto a quella precedente - ha detto Alessandro Diamanti da Coverciano- comunque non vedo nulla di male in quello che ha detto Buffon, non c’entra nulla con la questione delle scommesse. Piuttosto, credo che chi ha sbagliato nella vicenda scommesse debba pagare davvero, fosse per me li manderei a casa». A fargli eco è un altro bianconero, Claudio Marchisio: «Gli errori capitano, e poi lui ci ha salvato un sacco di altre volte». E dal ritiro azzurro il campione del mondo sembra non aver perso il buon umore, nonostante abbia evitato di intrattenersi con i tifosi per firmare autografi. A sostegno di Buffon anche i tifosi bianconeri, che gli hanno spedito centinaia di messaggi, e la società, che sul profilo ha pubblicato un videoclip con le sue migliori parate.