La penna degli Altri 19/05/2012 10:49
E Baldini torna dallAmerica

Questo breve soggiorno è servito al diggì (e al consigliere) per fissare i dettagli della tournée assieme alla proprietà e al gruppo londinese incaricato materialmente di organizzarla. Per ora di certo ci sono tre date, tre stadi e due squadre: i polacchi dello Zaglebie Lubin il 22 luglio al Wringley Field di Chicago e il Liverpool tre giorni dopo al Fenway Park di Boston. Resta da definire il terzo avversario, il 28 luglio a New York. In un primo momento pareva certo il nome dei colombiani dellAmerica de Cali. Una certezza che ieri è venuta meno. Ma per la Roma il valore strategico di questo tour negli States non è nel blasone dellavversario che incontrerà: è nel tour stesso. La cordata che controlla la società vuole che gli americani comincino a scoprire la Roma. Ecco cosa intendeva Pallotta parlando di crescita del marchio come obiettivo primario della proprietà: il marchio della Roma è la Roma e far crescere luno vuol dire far crescere laltra. Il messaggio non è arrivato a tutti, perché cè chi in questa città continua a ragionare ancora da provinciale. Una dimensione, questa, che non appartiene a manager del rango di Pallotta, DiBenedetto, Tacopina o Pannes.
A confermarlo è Lino Di Cuollo, luomo che nella MLS si occupa di gestire il parco calciatori (in America, è la federazione a pagare gli stipendi, oltre a gestire le franchigie): «Cosa penso della gestione Pallotta-DiBenedetto? Fanno parte del Fenway Group, che negli States ha tra le altre anche i Red Sox di Boston, per il baseball. Sono concentrati e felici a Roma, sono persone serie e faranno benissimo». Di Cuollo ha poi rassicurato i tifosi della Roma. «Le squadre ha detto il dirigente - non nascono per vincere subito. Il loro è un progetto, che riguarda una grande città come Roma, che include anche lo stadio. I tifosi stiano tranquilli: vogliono vincere, ma hanno bisogno di tempo e fiducia, poi arriveranno tra i top club. Ne sono certo»