La penna degli Altri 25/05/2012 10:31

Burdisso: "Che bello, sono tornato. E adesso non mi fermo più"

Era la fine di novembre, appena una manciata di giorni dopo il terribile impatto contro il giocatore della Colombia. La diagnosi era stata immediata e impietosa: lesione del , lesione del collaterale tibiale e frattura del piatto tibiale. Insomma, stagione finita. E tanti dubbi sui tempi di recupero. E invece Nico ha bruciato tutte le tappe e ha quasi "rischiato" di tornare in tempo per l’ultima di campionato. Ha dovuto posticipare solo di qualche giorno. Giusto il tempo di cominciare ad allenarsi con il gruppo della Primavera, mentre i suoi compagni di prima squadra cominciavano le vacanze. Ieri contro il Monterotondo Lupa è stato il giorno più atteso, il giorno zero, quello della sua rinascita. E Burdisso non ha nascosto la sua emozione. Uscendo dal campo a fine primo tempo (ha giocato 15 minuti più dei 30 previsti alla vigilia) lo ha detto chiaramente: «E’ bellissimo giocare dopo tanto tempo. Contro degli avversari e non solo in allenamento con i miei compagni. Questo è il programma che abbiamo fatto: migliorare giorno dopo giorno. Come è andata? Mi sono sentito bene, dovevo fare solo 30 minuti ma poi mi sentivo di farne 45. E’ stata una bella partita. Per me, poi, indimenticabile, perché giocare dopo tutto questo tempo è sempre bello. E’ proprio ciò di cui avevo bisogno: giocare. E prendere le misure con il campo. Cominciare a ritrovare i vecchi movimenti, che devono essere gli stessi di prima».

Gli chiedono se questo periodo senza poter respirare l’odore di una partita vera sia stato duro. «E’ andata meglio di quanto ci aspettavamo - risponde lui -. Sei mesi e mezzo? Per essere precisi 6 mesi e 3 giorni. Se il campionato non fosse già finito, forse sarei in grado di cominciare a pensare di giocare qualche partita. Meno male che inizierà a fine agosto. Quindi avrò tutto questo tempo per mettermi alla pari con il resto della squadra». E adesso? Adesso che ha provato nuovamente quelle sensazioni che gli mancavano, Nico non ha nessuna intenzione di rallentare. Anzi, è pronto ad accelerare ancora: «Quale è ora il programma? Non fermarsi mai. Tutti quelli che hanno avuto questo tipo di infortunio lo sanno. Ancora più per me che adesso ho bisogno di allenarmi. Lo farò qui con la Primavera. Poi continuerò in Argentina. E infine tornerò qui per iniziare il ritiro alla pari con gli altri e non fermarmi più».