La penna degli Altri 01/05/2012 09:41
Bivio Luis Enrique «Ora c'è il Chievo, poi spiegherò tutto»
«Ho già deciso» La sensazione è che adesso ne paghi anche pegno, visto che sull'onda dell'esasperazione del tifo per la prima volta lo spagnolo ammette esplicitamente l'ipotesi dell'addio a fine stagione. «Ci sono solo due possibilità: o resto vado via. Ho detto tante volte di essere un allenatore diverso, magari il più scarso della Serie A, e perciò quando arriverà il momento dirò quello che penso. Parlerò con la società, dirò tutto quello che è successo nella stagione, faremo le nostre valutazioni e io prenderò la mia decisione». Un attimo dopo, però, ammette di aver già deciso: «Io so chiaramente cosa farò, al 100%». E allora l'equazione pare agevole: se si sta parlando di un allenatore con un contratto in scadenza nel 2013, pubblicamente riconfermato dalla dirigenza e che ha già deciso il suo futuro, perché fare misteri per un matrimonio che prosegue? L'unica ipotesi è che si aspetti ad annunciare il divorzio per non turbare la squadra. Non a caso lo spagnolo dice: «Ai giocatori non ho parlato del futuro perché una volta che uno dice una cosa, dopo cinque minuti si sa in tutto il mondo».
«Grande futuro» Il Chievo è sempre più sullo sfondo, così come le preoccupazioni per un piccolo incidente d'auto (senza conseguenze) occorso a De Rossi a Ostia. Luis Enrique guarda avanti. «Quando sento i fischi per ragazzi di 20-21 anni mi sembra ingiusto. Occorre pazienza. Tra 4-5 anni questi giocatori faranno grande la Roma». Possibile, ma forse con un altro allenatore in panchina, probabilmente di scuola italiana (Allegri e Montella in pole). Ma questo è un futuro ancora tutto da scrivere.