La penna degli Altri 12/05/2012 10:20
Baldini: «Il progetto va avanti»
Ma Luis non aveva detto che sarebbe rimasto cinque o dieci anni? «I risultati non possono non aver avuto uninfluenza. In realtà quello che credo sia successo è proprio una consunzione fisica, aveva un dispendio di energie che a un certo punto lo ha fiaccato e che gli ha fatto dire: «Ho bisogno di fermarmi». E dalle sue parole domani (oggi, ndr) in conferenza-stampa si evincerà che il prossimo anno non allenerà».
Domanda diretta: il tecnico è stata una scelta sua, si può parlare di suo fallimento? «In tribuna contro il Napoli a uno che mi diceva mandalo via io ho replicato dicendo che piuttosto andavo via io. Fino allultimo secondo abbiamo cercato in tutte le maniere di trattenerlo. Per quanto riguarda le mie dimissioni, paradossalmente non lo posso fare perché sarebbe come premiarmi in una maniera che in questo momento non merito. Non posso sottrarmi alle mie responsabilità. Ma il progetto non è fallito, scusate se mi permetto di dire questa cosa: la nostra intenzione era proporre un certo tipo di calcio con una persona che ritenevamo fosse in grado di farlo. Sono uscite le statistiche della Lega che parlano della qualità del gioco. Al momento taccio sui numeri difensivi, perché mi conviene. Ma per quanto riguarda le statistiche sulla qualità del gioco, la Roma è prima nel possesso della palla, della supremazia territoriale, la squadra è terza dietro a Juventus e Milan in tutte le altre statistiche e questo parla della qualità del gioco».
Si ripartirà con Montella? «Questo non lo so dire. Ovviamente da quando sapevo in prima persona e non erano in molti a saperlo - che Luis se ne sarebbe voluto andare, il nostro dovere era pensare alle alternative. Quindi abbiamo pensato a tanti nomi, ma non è stato contattato ancora nessuno perché non era il tempo. Guardiola? È fantascienza. Grandi investimenti? Gli americani vogliono questo: era il loro proponimento fin dallinizio e non credo che possano tirarsi indietro dopo aver speso così tanti soldi per risanare la situazione debitoria della Roma. Lunedì ci sarà un cda, allinterno del quale non tutti sono contentissimi del mio operato, e in questo caso, questa sì è una mia responsabilità, rimetterò il mio mandato al loro giudizio, pur avendo un contratto di quattro anni. Se non sono contenti, saluto e me ne vado tranquillamente. Non significa dare le dimissioni, cosa che di spontanea volontà non faccio».