La penna degli Altri 03/05/2012 10:40
Andrè Villas Bis, già un anno fa stregò Baldini
La storia - A 3 anni è abbonato al Porto, a 11 divora album Panini e scheda i calciatori al computer. Inizia anche a giocare, ruolo centrocampista difensivo. Caratteristiche: piccolo, combattivo, tecnica limitata. Il 1994 è l'anno della svolta: la famiglia si trasferisce in un palazzo di Rua Tenente Valadim, nello stesso complesso dove abita Bobby Robson, storico manager inglese. Qui nasce la leggenda. AVB infila «pizzini» nella buca delle lettere di Robson per esprimere opinioni tecniche. Il manager inglese s'incuriosisce, vuole conoscere il ragazzo e lo porta con sé agli allenamenti. È il momento chiave. Il sogno di AVB era frequentare l'università e diventare giornalista sportivo, ma l'incontro con Robson orienta in modo diverso il suo destino. Si iscrive ai corsi della Inverclyde National Sports Centre a Largs, città scozzese a 53 km da Glasgow. Perfeziona l'inglese, prende prima il diploma B, poi quello A e a 21 anni s'imbarca per le Isole Vergini britanniche, dove all'inizio pare un turista. Sta sempre in spiaggia, ma quando si mette al lavoro, dimostra di essere bravo. Nel 2000 rieccolo a Porto, dove incontra Mourinho, che seguirà al Chelsea e poi all'Inter. Nel 2009 rompe con Mou i due non si parleranno a lungo , torna in Portogallo e salva l'Academica. Il 2 giugno 2010 eccolo al Porto: vince Supercoppa, campionato, Coppa ed Europa League. Il 22 giugno 2011 firma un triennale da 2,5 milioni netti a stagione con il Chelsea, che paga una penale di 15 milioni per strapparlo al Porto.