La penna degli Altri 11/05/2012 09:27

Adios Luis «Non ce l'ho fatta è una sconfitta Roma, mi dimetto»

 

«La mia sconfitta» «Ricominciare sarebbe stato difficile — ha detto commosso, mentre il suo mental coach Llorrente lo filmava col cellulare —. Non sono riuscito a dare il 100%, ad imporre le mie idee. Per me lasciarvi è una sconfitta, ma non riesco ad allenare come vorrei, mi sento scarico. Mi scuso con i giocatori che ho impiegato di meno, con quelli che non ho saputo valorizzare, però dovevo fare delle scelte, e ho agito sempre per il bene della squadra. Voi però continuate a seguire questa società perché è grande e fatta da bravi professionisti». Una decina di minuti che ha lasciato tutti con gli occhi lucidi. Uscendo dal campo capitan ha detto: «È proprio una brava persona». Vero, tanto da lasciare sul campo il prossimo anno di contratto da 3,1 milioni lordi più premi, mentre per il suo staff forse ci sarà una transazione.

 

Montella & Pulvirenti Adesso, però, si volta pagina. Entro la prossima settimana la Roma vuole annunciare il nuovo allenatore e in prima fila c'è Vincenzo Montella sul quale Baldini e hanno sondato la squadra, gradito alla piazza e brillante in panchina. Villas Boas esercita ancora fascino, ma il fronte straniero ora suscita perplessità. Detto che per l'Aeroplanino accompagnato dal vice Daniele Russo e dal Manuele Marra è pronto un biennale con opzione per il 3°anno a cifre analoghe a quelle di Luis Enrique, c'è da segnalare come il presidente Pulvirenti forte di un legame fino al 2013 si è irrigidito sulle voci relative al «suo» allenatore. «La Roma può risparmiare la telefonata, Montella resta. Noi ci abbiamo creduto fin da subito. Vincenzo è bravo, ma ha bisogno di crescere». Ricordando come anche Mihajlovic fu liberato al momento della chiamata della , i sussurri dicono che qualche agevolazione di mercato può addolcire la posizione del presidente.

 

Dal baby Alessio al futuro Tra l'altro, il figlio di Vincenzo, Alessio, ha continuato a giocare nei Giovanissimi della Roma e quindi l'allenatore è rimasto sempre di casa a Trigoria. Motivo in più per pianificare il futuro. In che modo? Nel segno di un modificabile e con giocatori da rigenerare il rientrante Pizarro. Possibile l'epurazione della scuola spagnola Josè Angel e Bojan, forse anche Gago e Osvaldo, mentre si studiano i gioielli etnei Gomez e Bergessio su tutti, anche se non convincono molto a Trigoria. Ma questo è già futuro. Il presente ha ancora la faccia di Luis Enrique e la voce dell'ultimo impegno della squadra: centrare la vittoria a Cesena per dedicargliela. Bello, ma non abbastanza per placare i rimpianti.