La penna degli Altri 19/04/2012 10:36
Una partita? No, la Madre di tutte le partite
Sembra necessaria una parentesi che desidera infondere un tocco di scanzonata originalità. Non staremo quindi a ricordare qui lo scippo di uno scudetto . Che tuttavia nessuno potrà mai sottrarre al rigoroso archivio della memoria. Sono passati tanti anni. Proponiamo agli smaliziati appassionati giallorossi, maestri di graffiante sarcasmo, di cogliere loccasione per fingere di liquidare ironicamente il ricordo del gol sacrosanto di Turone. In che modo? Con il gesto signorile che a fine pranzo si usa in trattoria, mettendo la mancia nella mano del cameriere: Tieni e porta alla Vecchia Signora. Così sarà contenta e coglionata, come si dice a Roma. La nuova patina di perbenismo che adesso sta cercando di darsi , renderà inutile ogni ricerca di candore. Quella macchia è indelebile. Non basta solo conquistare vittorie sul campo, peraltro ottenute negli anni sospetti, con laiuto dei fischietti amici. Dopo il fiume di lacrime, fatto scorrere da Conte e Marotta, speriamo che domenica non salti fuori un nuovo episodio di cui lamentarci. Ma a se proprio desideriamo "accantonare" provvisoriamente lepisodio della vergogna, sarà difficile depennare il memoriale nel suo complesso, arricchito di altre marachelle. che si portano dietro il trascurabile nome di calciopoli. Il monopolio del potere fraudolento, prima o poi doveva finire davanti al tavolo della Giustizia. E allora si può anche precipitare nelle serie minori, come è capitato alla aristocratica padrona. Tutto questo va puntualmente ricordato, soprattutto ad onore del grido precursore lanciato dal Presidente Dino Viola, accolto da sorrisi compassionevoli.
Sempre dallo stesso triangolo iuventino-milanista- interista, osannato, adorato, riverito , dal gazzettino di Milano. Sarebbe comodo mettere tutto in soffitta, ma è la storia ad imporre scomode reminescenze. Qualcuno potrebbe obiettare: che centra con la partita Juventus-Roma? Centra , eccome. Arriva opportunamente come un calzino perfetto per il piede di gente che allunga troppo spesso la gamba contro lunica squadra della Capitale. Figuriamoci se contro gli uomini di Enrique non avranno preparato le loro batterie, in deferente ossequio al principale. Già nei giorni scorsi Mario Sconcerti, illustre compagno di viaggio, lanciò il primo proiettile. Parlando dai microfoni di Sky, definì la Roma una squadra che calza a pennello alla Juventus, accompagnando lespressione geniale con un sorrisetto malizioso. Come dire: Romanisti, prendete lombrellone per riparavi dalla pioggia di palloni. Attenti, però. A volte, le imprudenze si pagano. Gli scrosci del temporale possono arrivare quando meno te lo aspetti. Molto cordialmente, i tifosi giallorossi augurano al professore che sia lui a dover chiedere soccorso allombrello!