La penna degli Altri 12/04/2012 11:02
Totti: «È stata grande Roma»

È questa la Roma che tutti vogliamo vedere, è questa quella che volevamo vedere pure a Lecce. Ma in Salento Totti non cera. Un caso? È un caso che la Roma perde se non cè il Capitano? Macché. La lezione è nota, ma qua occorre un ripasso. Senza Francesco, la Roma ha raccolto 9 punti su 10 partite (0.9 punti a gara). Quando è sceso in campo, i punti sono stati 41 su 22 (1.9 a gara). E Totti gioca da Capitano anche nel dopopartita, quando esalta i compagni condividendo con loro la figuraccia salentina. «È stata una grande risposta - dice - non potevamo essere quelli di Lecce, ma oggi (ieri, ndr) abbiamo dimostrato di essere una grande squadra e di aver vinto con una formazione che sta davanti a noi. Quando giochiamo in casa, abbiamo un altro spirito. Se riusciamo a portarlo anche fuori, saremo più forti. Oltre il risultato, abbiamo dimostrato di essere una squadra di livello abbastanza alto. A Lecce ho perso anche io, anche se non cero. Ho fatto una brutta figura anche io. È stata una partita - avverte Totti - che non bisogna più vedere, perché cè solo da vergognarsi».
Francesco cerca di guardare il bicchiere mezzo pieno: «Questanno è mancata la continuità, ma con la Roma di oggi, con questa cattiveria, possiamo ambire a grandi traguardi ». Da Torino giungono buone notizie. Oddio, se la Juve vince non sono quasi mai buone notizie. Però stavolta sì: gol di Del Piero alla Lazio, terzo posto di nuovo a meno 4. «Magari fosse sempre così! Sono contento per Alex - commenta il Mostro - ma soprattutto per me. Era tantissimo che non facevo gol, un gol che vale i tre punti». E che riavvicina la Roma alla zona Champions. Totti lancia quasi un appello alla squadra: «Sono parecchie domeniche che andiamo a -4. Dobbiamo continuare su questa strada senza alternare partite belle e brutte». Cè chi in questi giorni ha criticato aspramente Luis Enrique, che pure martedì in conferenza stampa si era assunto tutte le colpe per il ko di Lecce. Totti ne è sinceramente ammirato: «È una persona vera, non ha paura di prendersi le responsabilità. Noi, come ho sempre detto, ci teniamo a lui perché è anche un grande allenatore. Sperando di fare grandi cose insieme»