La penna degli Altri 29/04/2012 11:56

Taddei: "Grande allenatore e grande uomo"

L’analisi di Rodrigo Taddei non potrebbe essere più lucida.

Senza giri di parole, l’ex centrocampista che Luis Enrique ha reinventato terzino, analizza il momento della Roma: «Abbiamo l’obbligo di giocare bene e vincere, per rispetto di noi stessi e dei tifosi. Siamo partiti bene, poi ad inizio secondo tempo abbiamo preso quel gol che ci ha tagliato le gambe ma abbiamo lottato e siamo riusciti a pareggiare». La ricetta per superare questo momento? Taddei spiega: «Dobbiamo contare sulle nostre forze e sulle capacità che sappiamo di avere. Dobbiamo solo abbassare la testa con i tifosi, ci sono stati vicino fino ad ora e quando i risultati non vengono la contestazione è normale. Dobbiamo accettarla visto che ci seguono dappertutto e vogliono vedere una squadra che lotti».

La gente se l’è presa – e tanto – con Luis Enrique: «E’ un grande allenatore e un grande uomo, parla di ciò di cui deve parlare col gruppo e non alle tv o ai giornali. Dice sempre in faccia quello che pensa, merita il rispetto perché capisce di calcio e ha dimostrato di essere uomo. Noi – ha aggiunto il brasiliano – anche inconsciamente quando subiamo gol andiamo giù perché siamo in un periodo difficile. Alla fine però abbiamo dato tutti il massimo e questo è l’importante. Il mio rammarico più grande – ha concluso Taddei – è non poter dare a questa gente la soddisfazione che merita».

Chi deve ancora dimostrare qualcosa è Bojan: doveva – poteva – essere la sua serata e almeno nel primo tempo lo spagnolo ha fatto intravedere qualcosa. Nella ripresa si è perso come tutti gli altri: «Meritavamo di più, soprattutto nel primo tempo dove siamo stati concentrati e abbiamo messo in campo tanta intensità. Loro hanno fatto due grandi gol e abbiamo sofferto, ma siamo riusciti a fare gol con Simplicio. Il pareggio raggiunto all’ultimo ci dà comunque fiducia». Lui dice di averne, anche per quanto riguarda il suo futuro: «In fin dei conti questa per me è stata una stagione positiva, anche se complicata. E’ stato un cambio importante, posso dare ancora di più e devo lavorare perché questa è la strada giusta. La contestazione? E’ normale, volevano di più. Dobbiamo finire al meglio la stagione». Battute finali dedicate all’addio di Guardiola a : «E’ stato il mio allenatore, tutto il mondo ha potuto vedere che ha fatto cose importanti».