La penna degli Altri 07/04/2012 12:32

Senza la regìa di Totti a Lecce sarà dura

La Roma ha corso quasi tutte le volate fino in fondo, negli ultimi anni, anche se ne ha vinte meno di quanto meritasse. I tifosi giallorossi, in ogni caso, sono abituati a pensare alla squadra del cuore come a una grande. Perché i giocatori in campo compongono una rosa che, sulla carta, sarebbe favorita per il terzo posto. E molti pensano che, con Vincenzo Montella in panchina, la Roma sarebbe già assestata in quella posizione. Anche Luis Enrique adesso ci prova, tanto è vero che adesso dice che il risultato a Lecce è la prima cosa.

Speriamo davvero che lo pensi e in settimana si sia concentrato sugli schemi difensivi. Perché ancora contro il Novara - risultato a parte - abbiamo visto in fotocopia gli errori che ci sono costati brucianti sconfitte. Su una punizione, la difesa si è comportata esattamente come sul gol di Mauri al derby. E anche Kjaer ha ripetuto i movimenti che hanno fatto segnare Ibra a Milano. Ma il Novara ci ha graziato e noi speriamo ancora. Senza in regia, però, sarà dura. A Roma continuiamo a sentire ogni tanto i gufi che parlano di «carriera agli sgoccioli». Che il Dio del pallone li perdoni.

Se non sanno capire quanto è prezioso il capitano, forse non è neppure colpa loro. Altafini, Baggio e Del Piero hanno avuto allenatori capaci di amministrare il loro talento. Noi non siamo affatto sicuri che l'asturiano sia capace di amministrare alcunché. È certamente un trascinatore, un innovatore, un affabulatore. Ma un amministratore certamente no. Nè di uomini, ne' di risultati e neppure di periodi più lunghi di una singola gara.