La penna degli Altri 28/04/2012 11:29
Roma nun fa' la stupida stasera
Anche Luis Enrique ha parlato di maglia: ha detto che vorrebbe che i giocatori della Roma la indossassero con maggiore orgoglio di quanto non abbiano fatto di recente. Perché, ha aggiunto, la Roma non è mia ma dei tifosi. I quali la vorrebbero, la avrebbero voluta, molto diversa. Ogni limite ha una pazienza, diceva Totò allonorevole Cosimo Trombetta incontrato in wagon lit. Sembrano superati sia il limite che la pazienza in questa storia romana. Perché nessuno gli avrà chiesto la Champions o qualcosa daltro a Luis Enrique, come ha detto lui tra un evidente fastidio e laltro nel rispondere a domanda, ma anche lui avrà chiesto a se stesso una Roma daltro tipo, intravista in qualche sprazzo ma al dunque evaporata.
È questo che i tifosi, che hanno dato tempo al tempo, non saspettavano: il risultato, che non sè visto, non conta molto perché conta il gioco? Ma forse sè visto questo di recente?
La storia sta tristemente sgocciolando: non aggiungiamoci gesti di cui pentirsi un domani. LOlimpico, che è più saggio di tanti, magari più corrosivo e irridente, non si presterà al gioco della violenza e della vergogna. Il famoso codice etico, strapazzato da tutte le squalifiche che sono piovute sulla Roma che voleva il fair play, sapranno tenerlo vivo proprio quelli che hanno più a cuore il destino della Roma: i suoi innamorati tifosi. E poi, domani è un altro giorno. Sapete come ha risposto Carletto Mazzone a chi gli chiedeva qualcosa sul futuro di Pep Guardiola? «Io mi auguro che venga in Italia, spero per lui una squadra importante, la Roma, magara...».