La penna degli Altri 05/04/2012 09:47
Roma allOlimpico fino al 2015
Roma e Coni hanno firmato una lettera dintenti per un accordo triennale, approvata ieri dal cda presieduto da Petrucci e da trascrivere nei prossimi giorni sui contratti: allinterno sono previste una serie di sinergie commerciali. «La Coni Servizi - si legge nel comunicato - si è impegnata a realizzare alcuni interventi di ristrutturazione dello Stadio Olimpico, volti a migliorare la qualità dei servizi offerti». Lo stesso «pacchetto» era stato offerto a Rosella Sensi nel 2005 ma si decise di limitare il contratto allutilizzo dello stadio. Ora la proprietà americana punta a sfruttare fino in fondo il feeling instaurato con il Coni, tanto che gli uffici della Roma saranno spostati nellex ostello del Foro Italico non appena finiranno i lavori. Oltre allarea ospitalità, in futuro dovrebbe sorgere anche un parco giochi dietro la Curva Nord. La Roma, nel frattempo, si è già costruita il suo villaggio per famiglie inaugurato a gennaio e dove presto potrebbero spuntare i personaggi della Disney grazie allaccordo appena siglato con lazienda americana.
Lintesa col Coni mette al sicuro la licenza Uefa (il termine ultimo per la richiesta è il 30 aprile), ora Pallotta & Co. sono concentrati sul nuovo impianto: entro giugno la «Cushman & Wakefield», società incaricata dagli americani di studiare una zona e un progetto adatti per la realizzazione dello stadio di proprietà, traccerà una linea dopo aver contattato con una trentina di imprenditori. Per tutta una serie di motivi i terreni del gruppo Parnasi a Tor di Valle sembrano al momento i più indicati. «L'accordo raggiunto col Coni - conferma lad Claudio Fenucci - consente alla nostra società di definire il rapporto relativo allo Stadio Olimpico per le prossime tre stagioni, periodo minimo necessario per portare avanti i progetti relativi alla costruzione di un nuovo impianto». E la Lazio? I rapporti tra Petrucci e Lotito sono ai minimi termini e non cè traccia di un rinnovo dellaccordo per lOlimpico. Entro il 30 aprile una soluzione andrà comunque trovata per evitare un clamoroso trasloco della Lazio.