La penna degli Altri 03/04/2012 10:32

Per Lecce Pjanic ancora in dubbio

Per invece il discorso è più complesso: il bosniaco, che ieri ha festeggiato i 22 anni, ha un problema al flessore che si porta dietro da prima del derby e contro il Novara si è accomodato addirittura in tribuna. Oggi per lui è previsto ancora differenziato, domani potrebbe riaggregarsi al gruppo ma la sua presenza a Lecce sabato pomeriggio è tutt’altro che certa. Se non dovesse essere al meglio nessuno lo rischierà visto che poi la prossima settimana la Roma è attesa dal doppio impegno contro Udinese e . Se non dovesse farcela al suo posto ci sarà Marquinho, che contro i piemontesi non solo ha trovato il primo gol in giallorosso ma ha anche fornito garanzie incoraggianti. Accanto a lui , che pure non sta ancora benissimo per via del problema al piede, e Gago, che ieri su Twitterha ribadito tutta la sua soddisfazione per la vittoria di domenica. In difesa, come detto, tornerà Heinze che farà coppia con Kjaer.

Sulle fasce Luis Enrique dovrebbe confermare José Angel a sinistra con il rientro di Rosi a destra al posto di Taddei. In attacco , Lamela, Bojan e Osvaldo si giocano tre maglie. L’italo-argentino sembra sicuro del posto, lo spagnolo chiede ancora spazio dopo il gol e la buona prova contro il Novara, Lamela e il potrebbero essere in ballottaggio per il ruolo di trequartista. Logica (e storia) vorrebbero come titolare, ma Luis Enrique potrebbe anche decidere di dargli un turno di riposo per averlo al meglio contro l’Udinese mercoledì prossimo. Una sfida che rievoca ricordi importanti: grandi prestazioni e grandissimi gol. Gli ultimi due al Friuli un anno fa con la Roma impegnata, come oggi, a rincorrere un posto in . Per puntare al terzo posto la squadra ha bisogno del suo uomo più forte e rappresentativo. E ha bisogno anche delle sue reti, che non arrivano dal 21 gennaio scorso, quando ha realizzato una doppietta contro il Cesena. Due mesi e mezzo di digiuno, un’enormità per qualsiasi attaccante, figuriamoci per uno come lui, quello che in Italia ha segnato con più continuità negli ultimi 20 anni e che adesso è costretto a giocare sulla trequarti, lontano - troppo - dalla porta. Lui lo pensa ma non lo dice, si mette a disposizione e gioca, con la certezza che, prima o poi, la ruota girerà. E chissà che non possa essere questa la chiave decisiva per arrivare a conquistare quel piazzamento che fino a qualche settimana fa sembrava un miraggio. O un miracolo