La penna degli Altri 21/04/2012 11:45
Palazzi: «Deferimenti in arrivo»
Tolleranza zero, giustizia subito. Palazzi ribadisce i concetti già espressi pochi giorni fa dal presidente della Figc, Giancarlo Abete: limpegno è quello di «dare luogo a tutti i deferimenti necessari entro la fine di aprile». Entro pochissimi giorni, dunque. Dopo i deferimenti, il primo processo dovrebbe svolgersi entro giugno, mentre un altro potrebbe tenersi dopo gli Europei. «La scorsa estate abbiamo impiegato un mese e mezzo per i deferimenti dal momento in cui abbiamo ricevuto il materiale dalla Procura di Cremona» ha ricordato Palazzi. «Sarà un periodo intenso, ma siamo attrezzati. Non siamo preoccupati», ha aggiunto il procuratore, che ha sottolineato anche lo spirito di collaborazione con i pm delle procure di Cremona, Napoli e Bari, che stanno conducendo le diverse inchieste. «Ringrazio il pm Di Martino - ha aggiunto - ma anche Laudati e i colleghi napoletani che stanno svolgendo un gran lavoro. Siamo costantemente in contatto con loro, hanno una sensibilità eccezionale riguardo ai problemi tempistici della giustizia sportiva».
Nel frattempo, indagini e accertamenti accelerano. Due giorni fa è sbarcato a Roma lo sloveno Dino Lalic, uno dei componenti del gruppo di scommettitori degli Zingari. È giunto alle 18.30 allaeroporto di Fiumicino con un volo di linea da Zagabria: latitante da dicembre, a suo carico cè unordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Cremona, Guido Salvini. Allarrivo lo Zingaro è stato prelevato dagli uomini della polizia di frontiera, agli ordini del direttore della V Zona Antonio Del Greco, e condotto negli uffici della polizia giudiziaria per la notifica degli atti e per il fotosegnalamento. È accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa sportiva per aver portato denaro, proveniente dal conto degli Zingari, destinato a corrompere calciatori. Il fatto che lo sloveno volesse costituirsi era stato preannunciato dai suoi legali nelle scorse settimane. Dallo scalo romano è stato preso in consegna dai funzionari dello Sco di Roma per essere trasferito nel carcere di Rebibbia.