La penna degli Altri 23/04/2012 11:05
Osvaldo accusa Bergonzi
E il primo giocatore a parlare: capelli sciolti che poi si lega, grandi occhiali scuri, sorriso appena accennato, in zona mista è il primo giocatore a parlare. Quella di mercoledì contro i viola per lui, ex di turno, sarà una sfida speciale. Lui ci pensa, ma la delusione per il ko di Torino brucia e pure tanto: «Ci dispiace per come è andata questa partita la sua ammissione lavevamo preparata bene e ci aspettavamo tuttaltro». Il pensiero dellattaccante va ai tifosi: «Chiediamo a loro, che ci hanno sostenuto in modo fantastico tutto lanno, di avere ancora un po di pazienza. So che è difficile in questo momento essere tifosi della Roma, ma abbiamo bisogno di loro, mercoledì e poi contro il Napoli e in tutte le partite che mancano da qui a fine stagione».
Osvaldo è sincero e non vuole scusanti per la sconfitta: «Sinceramente non ho parole. Pensavamo di fare unaltra partita, sono molto amareggiato e deluso. E non vedo lora di tornare di nuovo in campo». La Roma ha bisogno anche dei suoi gol: «A inizio stagione avrei detto che il mio ruolo preferito era la punta centrale, adesso mi sono adattato anche a partire più esterno. Limportante è la squadra». Una squadra che ha bisogno anche del suo Capitano, pronto contro la Fiorentina a riprendere il suo posto in attacco. Ieri è rimasto in panchina 90 minuti, come a Firenze: sono arrivati 7 gol subiti e 2 sconfitte.
Un caso? Forse. Di certo, anche se non ha detto una parola e mai lo farà, Totti cè rimasto male per lesclusione di ieri sera. Non se la spiega, lui come tutti i tifosi. Quando sale sul pullman lattaccante ancora parla: «Siamo una squadra strana dice Osvaldo che passa da partite strepitose a altre in cui sembra che non siamo in campo. Non lo so cosa manca, io per difendere i miei compagni vado anche in guerra». Commenti finali, non proprio teneri, Osvaldo li dedica a Bergonzi: «Ha indirizzato la gara, con lui non si può parlare. Mi sono sentito preso in giro, mi rideva in faccia, ha fatto il fenomeno perché quando ci parli sembra di parlare con il Padre Eterno. So che la società non vuole che dica queste cose ma è così».