La penna degli Altri 11/04/2012 09:24

Luis Enrique: «E’ solo colpa mia. Ma dateci fiducia»

 

LEGAME - I dubbi sono nati anche dal comportamento del tecnico giallorosso a Lecce. Seduto, insolitamente calmo, quasi remissivo: «Pensavo alla partita.Ora è normale vedere gli allenatori in piedi, ma cinque anni fa erano tutti seduti e non cambia nulla. La partita di Lecce per noi era importante e come ogni altra volta che siamo andati vicini a metterci al livello delle grandi abbiamo fatto una figuraccia, tutti, io per primo. Mentre nelle situazioni di grande difficoltà la squadra ha fatto di nuovo bene. Difficile da capire anche per noi perché dovrebbe essere l’inverso, comprendiamo la rabbia dei tifosi» . Che però finora si sono dimostrati molto pazienti, come non mai a Roma: «La squadra ha una sua identità e si vede, da dopo Natale ho visto quello che volevo. Certo, si vedono sempre degli errori che cerchiamo di correggere ogni giorno, ma è difficilissimo, se fosse facile li avrei già eliminati. Per vedere una Roma migliore ogni settimana abbiamo bisogno della tranquillità e della fiducia che portano i tifosi romanisti alla squadra, come hanno fatto tutta la stagione.  [... ]A tutti piacerebbe essere già una grande squadra, ma in questo momento è quasi impossibile»


DELUSIONE - Ecco il punto. I tifosi non si capacitano che la Roma attuale non possa fare meglio di quanto fatto a Lecce: «Ho  detto che sono orgoglioso dei miei calciatori ma non significa che anch’io non sia delusissimo. Devono entrare in campo e giocare al massimo. Con un clima difficile per loro sarà molto più difficile. Si avvicinano sette partite importantissime, mi aspetto un altro clima, che forse non meritiamo. Finora c’è stato un clima ottimo, noi abbiamo bisogno di questo rapporto. Il pubblico merita un dieci per come si è comportato, faremo il possibile per arrivare a quell’altezza che è molto al di sopra del nostro atteggiamento. Lo sappiamo, così come sappiamo dove giochiamo e quali sono i colori che difendiamo. E’ difficilissimo arrivare al livello di questo tifo, non ho quasi mai visto un pubblico di questa fedeltà» . Ma la figuraccia del Via del Mare? «Certo che si poteva fare di più, per quello sono colpevole. Per com’è andata la partita si vedeva chiaramente che la squadra non era pronta, che non aveva l’atteggiamento giusto, che eravamo inferiori al Lecce che ha grandi qualità individuali ma che è terz’ultima...» .

 CORSA - Infine Luis Enrique pensa alla sfida di stasera con l’Udinese e alla corsa- che per lui non è chiusa: «Questa settimana non siamo vicini, tre giorni fa lo eravamo. Siamo al sesto-settimo posto da tutta la stagione ma ho ancora l’illusione, la voglia di arrivare più in alto, al terzo posto. Se riusciamo a fare quello che non abbiamo fatto in questo campionato, ovvero di fare sette partite ad un livello superiore possiamo farcela. E i miei ragazzi, per quello che ho visto e per le cose che ci siamo detti nello spogliatoio, pensano lo stesso. [...]» . Stasera scontro diretto... «Mi aspetto una gara difficilissima, contro una squadra che è stata davanti a noi tutta la stagione. Sono però convinto che metteremo in difficoltà l’Udinese. Lo so, ogni volta che abbiamo l’opportunità di salire non siamo stati all’altezza, ma non vuol dire che i giocatori non sono uomini o le cazzate che si dicono. Sono molto esigente, mai soddisfatto anche se vinco dieci partite di seguito»