La penna degli Altri 26/04/2012 12:08

La Roma non c’è più. Lucho: «Capisco i tifosi ma io non scappo»

«È difficile per i tifosi - le parole del tecnico - capire questa situazione. Ci sono sempre stati vicini ed è normale che mostrino la loro tristezza». Nonostante il tentativo di rimanere distaccato da quello che gli sta capitando intorno, però, è forte la sensazione che il tecnico spagnolo sia arrivato al capolinea della sua avventura romanista. «Se c’è un responsabile, quello sono io. Non ho mai parlato di progetto, sono venuto a Roma per fare del mio meglio. Cercare di trovare le soluzioni dopo una partita come questa è difficile anche per me». Di dimissioni, però, non parla. Anzi, all’ennesima domanda sull’argomento, sbotta. «State tranquilli - dice rivolto alla sala stampa - che manca un giorno inmeno per andare via. Se è quello che volete me ne vado. Mancano quattro partite per cercare di ottenere la qualificazione in Europa». Pochi minuti dopo, la parziale retromarcia. «Non ho ancora deciso quello che farò a fine stagione». Sulla partita. «Il cambio di Heinze con Tallo lo rifarei centomila volte, anche sapendo di perdere la partita. Sono fatto così, preferisco perdere cercando di vincere. È questo il mio difetto più grande»