La penna degli Altri 18/04/2012 09:30
La coppia infinita
Da quella domenica di maggio di diciassette anni fa, Francesco e Alex in campionato si sono affrontati altre quindici volte: il capitano della Roma ha vinto tre partite, il capitano della Juventus il doppio poi ci sono stati sette pareggi, lultimo dei quali nel novembre del 2010, a Torino, con la sesta rete di Totti davanti a Del Piero, autore a sua volta di otto gol complessivi di fronte a Francesco. Da colleghi e avversari, Francesco e Alex sono via via diventati compagni (in Nazionale) e anche amici. I due si stimano profondamente, si rispettano sinceramente e non perdono occasione per scambiarsi messaggi al miele. E, soprattutto, pur non essendo più due ragazzini non la smettono di essere protagonisti con le maglie del cuore, come accaduto nellultimo turno di campionato per Totti, classe 1976, contro lUdinese e per Del Piero, classe 1974, contro la Lazio. Perché, si sa, la classe non ha età.
Domenica sera ennesimo faccia a faccia tra le bandiere di Roma e Juventus: per Totti sarà la seconda esibizione allo Juventus Stadium dopo quella deludente di Coppa Italia dello scorso gennaio, gara indimenticabile invece per lamico Alex per via del primo gol segnato nel nuovo impianto torinese, il quarto della sua carriera in bianconero. A proposito, Francesco per domenica ha un sogno: essere il primo capitano ad uscire vincitore da quello stadio. Impresa complicata ma non impossibile. Nella partita dandata Buffon gli parò il calcio di rigore che avrebbe potuto regalare alla Roma tre punti e alla Juventus la prima sconfitta: un girone dopo, la situazione è praticamente la stessa e entrambi gli obiettivi sono ancora lì a portata di mano. Totti alla fine della gara con lUdinese ha parlato chiaro, rilanciando le ambizioni Champions della Roma. Sa perfettamente che la tappa di Torino sarà fondamentale nella corsa verso il terzo posto e che sono vietati (altri) passi falsi. Anzi, serve unimpennata, unimpresa che dia sostanza alla speranza.
Se Totti ha un contratto con la Roma fino al 2019 (fino al 2014 come calciatore, poi sarà dirigente), Del Piero è in scadenza con la Juventus, non ha assolutamente voglia di smettere e il suo futuro sembra lontano da Torino. «Dal 30 giugno sono senza contratto - ha confessato a Vanity Fair - Non so immaginare cosa capiterà, è un cambiamento enorme e un pò mi spaventa, è come andare via di casa una seconda volta. Ma lo vivo come i videogiochi che mi piacevano da ragazzino: un nuovo livello da superare. Io non sono quello che pensano di me un allenatore o un presidente. Io sono quello che dimostro di essere. Per primo saprò quando dovrò smettere, non è ancora arrivato quel momento», le sue parole. E sembra di (ri)ascoltare quanto detto da Totti dopo la firma sullultimo contratto: quando mi renderò conto di non esser più utile alla Roma, mi farò da parte da solo. Un doppio gesto di classe, degno della strepitosa carriera di due numeri 10 e lode.