La penna degli Altri 04/04/2012 09:41

Il vero De Rossi per la volata

Il peggio è passato:secondo i medici ora è in salute. parla da Ostia, casa sua, dove è intervenuto alla «Pasqua paralimpica». Una mattinata passata accanto a chi aiuta i disabili prima di tornare nell’altra «casa» a Trigoria. Luis Enrique, come i predecessori, non riesce a fare a meno di lui, lo stakanovista della squadra: con 2191 minuti guida la classifica dei più presenti in campionato davanti a Stekelenburg (2185). Non è una novità per una «macchina» macina-partite chenelle ultime nove stagioni, Nazionale esclusa, ha messo insieme la bellezza di 349 presenze comprese le 25 di quest’anno. Prima di tuffarsi negli Europei gliene restano otto con la Roma per inseguire il terzo posto. «Dobbiamo continuare a crederci, le sconfitte di Udinese e ci danno un vantaggio ulteriore». L’ammucchiata per l’Europa tiene in corsa tutti e neanche Luis Enrique si nasconde più. «Ma lui ci sta caricando né più e né meno di quanto facesse un mese fa. Adesso ci saranno ancora più stimoli anche se non ce n’era bisogno. Siamo lì vicino e bisognerà continuare a pedalare». Più forte.

C’è bisogno di tutti nel discesone finale, a cominciare dai difensori. torna a centrocampo e allora toccherà a Kjaer tirare fuori gli attributi. «Domenica è stato uno di quelli che mi aiutato di più anche perché conosce meglio i movimenti del difensore. È stato un grande, poi se i tifosi non sono contenti di me, di lui o di come abbiamo giocato è un altro discorso:possono dire quello che vogliono». C’è chi se la passa peggio dei romanisti, basta pensare ai tifosi del Bari. «C’è grande amarezza - la riflessione di sullo scandalo delle scommesse - quando escono delle cose e delle persone nuove. Speriamo che finisca al più presto e che ci siano meno giocatori coinvolti possibili». Meglio non scommetterci.