La penna degli Altri 03/04/2012 21:11
De Rossi: "Terzo posto? Dobbiamo crederci"
"Dobbiamo continuare a crederci". Lo sa De Rossi, che da Ostia, casa sua, ospite della "Pasqua Paralimpica" organizzata dal Cip di Roma al Palafijikam, prende l'onda lunga della vittoria col Novara per ribadire quello che aveva detto dopo la partita: "Sì, da domenica non è cambiato niente, anche se Il fatto che abbiano perso anche Udinese e Napoli è un vantaggio ulteriore". Un nuovo vantaggio da sfruttare nelle restanti otto partite, che vedranno la Roma impegnata proprio contro udinese e Napoli in due confronti diretti davanti al pubblico dell'Olimpico. "Siamo lì vicino e bisognerà continuare a pedalare", ammette Daniele. Chissà che ruolo avrà la pinta emotiva pubblica manifestata dal tecnico Luis Enrique dopo la gara di domenica: "Lui ragiona partita dopo partita - ricorda il regista - e adesso ci saranno ancora più stimoli, anche se non ce n'era bisogno". E un bisogno che De Rossi aveva sentito domenica pomeriggio era quello di ringraziare Kjaer per averlo aiutato ad interpretare un (quasi) inedito ruolo da centrale. Parole che avevano fatto storcere la bocca a qualche tifoso. "Ne ho parlato a livello personale - spiega - è stato uno di quelli che mi ha aiutato di più anche perché i movimenti del difensore li conosce meglio di me e lo ho ringraziato. Poi se i tifosi non sono contenti di me, di lui o di come abbiamo giocato quello è un altro discorso... Ma con me è stato un grande".
Sabato a Lecce De Rossi potrà comunque tornare nel ruolo di regista in mezzo al campo. Nonostante qualche guaio che lo limita negli allenamenti e nella condizione fisica: "Ho fatto due-tre mesi non proprio tranquillissimi ma l'importante è esserci e che la Roma vinca. Chi invece esce sconfitto dagli ultimi sviluppi dell'inchiesta sul calcio scommesse è il sistema calcio in Italia. Una pagina buia che toglie il sorriso a De Rossi: "C'è grande amarezza perché si spera sempre che l'ultimo giocatore coinvolto sia veramente l'ultimo. Spero che questa storia finisca presto, che ci siano meno giocatori coinvolti possibili e che quelli coinvolti riescano a giustificarsi e a dare le loro versioni". Per il bene del calcio italiano.
DUBBIO PJANIC, SIMPLICIO OUT - A oggi, rivedere Pjanic in campo contro il Lecce è tutt'altro che una certezza. Alla ripresa degli allenamenti a Trigoria, Luis Enrique ha dovuto nuovamente rinunciare al centrocampista bosniaco, che alla vigilia di Roma-Novara aveva scelto di interrompere l'allenamento per un fastidio al flessore. Fastidio che tutt'ora il giocatore continua ad avvertire: anche domani resterà a guardare limitandosi a fisioterapia e a una seduta soft di allenamento. Gli accertamenti strumentali svolti nel centro sportivo romanista hanno dato esito completamente negativo, escludendo ogni possibile lesione. Ma il fastidio persistente costringe ad aspettare: serviranno almeno 24-48 ore perché il problema svanisca e gli consenta di essere al cento per cento a disposizione dell'allenatore, che in gruppo - nelle idee dello staff medico - lo riavrà soltanto giovedì. In tempo per imbarcarsi per Lecce? Difficile dirlo oggi, neanche a Trigoria hanno certezze in merito. Una certezza, è invece l'assenza di Simplicio dal viaggio salentino. Il brasiliano, infortunatosi pochi istanti prima di realizzare il gol del 3-1 al Novara, ha qualcosa più di un dolorino al flessore della gamba destra: un lieve interessamento muscolare lo costringerà a saltare 5 o 6 giorni di allenamento. Appuntamento alla prossima settimana, in tempo, forse, per Roma-Udinese. Non dovesse farcela neanche Pjanic toccherà ancora a Marquinho, con De Rossi in mezzo e il rientrante Heinze in difesa. Ci sarà anche Totti, rimasto ai box oggi per consentirgli di riposare di più i muscoli già provati da alcuni guai in questa stagione. La Roma ha bisogno di lui per "pedalare" verso l'Europa.