La penna degli Altri 16/04/2012 10:42

Club in lite sul recupero tra dispetti e soldi delle tv

 
Che tristezza. «Spero che i presidenti diano un segnale di serenità, per dimostrare che l'Italia in certi momenti è unita», dice l'ottimista Giovanni Petrucci al Tg1. Ma non è così. Tanto che la Roma va all'attacco della Lega. «Dopo più di un giorno e mezzo passato in frenetiche consultazioni telefoniche con le società affiliate sostiene Baldini - una Lega Calcio evidentemente delegittimata in quelle che dovrebbero essere le sue funzioni, non è ancora in grado di prendere una decisione in merito alla giornata di campionato che avrebbe dovuto svolgersi tra ieri ed oggi. Posto che la Roma avrebbe accettato, così come accetterà, qualsiasi decisione la Lega sia in grado di prendere, la stessa società, consultata al riguardo, aveva dato parere favorevole alla proposta della stessa Lega di far "slittare" la giornata di campionato piuttosto che ad un rinvio della stessa, anche per non prestare il fianco ad eventuali polemiche riguardo la regolarità del campionato. Parere, ci è stato detto, condiviso dalla stragrande maggioranza degli altri club. Eppure, nemmeno in presenza di questi elementi, la Lega è in grado di prendere decisioni, impegnata com'è a fronteggiare coloro che privilegiano i propri interessi particolari rispetto ad ogni altra considerazione». E l'amara conclusione: «Alla fine riusciamo ogni volta a dimostrare quello che siamo: persone che anche nelle situazioni più tragiche, non riescono a non cadere nel ridicolo». Parole pesantissime.
 
Ci vorrà un consiglio straordinario di Lega, oggi alle 18, per mettere tutti d'accordo. Il Marco Brunelli, dopo una domenica di tentativi, ha dovuto arrendersi. Dopo lo stop del campionato, voluto da Abete per le gare di questo weekend, è stato deciso che la serie A sarebbe scesa in campo anche mercoledì 25 aprile.
 
Con la volontà, per salvaguardare la regolarità del campionato, che la giornata in programma ieri e oggi, la numero 33, venga disputata nel prossimo fine settimana (21e 22 aprile), con scivolamento appunto del 34° turno al 25 aprile. Ma qui nasce il problema: non tutti i club sono favorevoli alla teoria dello "scivolamento" del calendario (fra questi Inter, , Udinese e ) e poi le pay tv vorrebbero - nell'ipotesi appunto che il calendario slittasse - che -Roma, per esempio, si giocasse di sera, o magari il giorno dopo. Cosa impossibile. Giovanni Petrucci intanto risponde al ministro Gnudi che aveva chiesto più controlli: «Ma noi siamo i primi al mondo: facile parlare quando non si conoscono le cose. Di Natale dice che si gioca troppo? Questo è un problema che va valutato. Bene ha fatto la Figc a bloccare tutti i campionati, sai le polemiche se si fosse giocato». Giancarlo Abete difende la scelta di fermare tutto e guarda al futuro: «Più controlli, più prevenzione e più defibrillatori».