La penna degli Altri 29/04/2012 10:32

Ahi Totti, Roma brucia

 

Tanta Roma. Una Roma zoppa, priva degli squalificati , Osvaldo e Lamela, e con Stekelenburg che marca visita. Luis Enrique promuove e per il resto ha poco da scegliere. Bojan davanti, Gago in mezzo, Kjaer dietro, esposto fatalmente alla brutta figura con Cavani. Ti aspetti però il , che col suo nuovo 3-5-1-1 e con Lavezzi in panchina viene dalle vittorie con Novara e Lecce, e ti ritrovi alle prese con tanta Roma. Qualche piccolo complesso d'inferiorità, giusto per regalare agli ospiti i primi minuti del match, con Gago che deve salvare sulla linea la conclusione in mischia di Fernandez, il sostituto di Campagnaro. Ma il , con Maggio e Zuniga timidi interpreti di fascia, sopraffatti assai presto dai dirimpettai Taddei e Rosi, finisce qui e la Roma prende in mano il gioco. Si direbbe secondo il dettato di Luis Enrique, vista la circolazione di palla, la vena specialissima e insolita di Bojan, la lucidità di e le percussioni del sempre presente Marquinho. Il primo tempo diventa così una sorta di tiro al bersaglio, e buon per il che c'è . Il gol, più che meritato, arriva poco prima della scadere ed è l'azione più bella, la mente, Rosi il braccio, Marquinho, che Dzemaili si perde colpevolmente per strada, il finalizzatore con un esterno sinistro sottomisura molto brasiliano.

 

Tanto Ripresa. Arriva prima il gol di Zuniga, un tiro da fuori area che gela l'Olimpico e poi il , che subito straripa. La Roma, catatonica, assiste impotente. Mazzarri trova finalmente un po' di coraggio e butta dentro Pandev per Dzemaili. Lo avesse fatto prima, probabilmente, sarebbe stata un'altra storia. Sembra quasi che e Roma si siano scambiate le maglie nell'intervallo, tanto si ribalta la partita. Il gol di Cavani, bellissimo nell'uno contro uno con Kjaer e nel tiro carico d'effetto, arriva al termine di un ribaltamento di fronte dove otto giocatori della Roma restano a guardare, immobili, davanti all'area del . Costretto dagli eventi Luis Enrique, mentre Mazzarri butta dentro anche Lavezzi (ma fa uscire Cavani: errore), ricorre finalmente pure lui alla panchina: dentro Tallo e Simplicio, fuori l'inguardabile e lo scoppiatissimo Bojan. Assist di Tallo, piattone di Simplicio, è il 2-2. Ma non chiamatelo un colpo di genio dell'allenatore.