La penna degli Altri 15/03/2012 10:16
Sabelli: «Juve, ti aspettiamo»

E cera anche un precedente illustre: Juve-Roma è la finale scudetto che non ha mai giocato, lui che nel 2010 era andato a ritirare la medaglia del suo secondo titolo nazionale in giallorosso appoggiandosi alle stampelle. «Ma stavolta ci sarò - assicura il terzino a Roma Channel -. Sto molto meglio e allOlimpico spero di giocare». Anche perché il ricordo della finale del Viareggio è ancora ben vivo. Allo Stadio dei Pini Sabelli cera, ma per arginare le progressioni di De Silvestro a volte non è bastata tutta la sua personalità. Cliente scomodo lattaccante bianconero, che pure Stefano conosce bene visto che da due anni sono compagni di nazionale. Dura guardare gli altri festeggiare, forse ancora di più festeggiare senza aver giocato come gli è successo a Torino. «Vincere fa sempre piacere, ma fin qui la nostra resta comunque una stagione ottima. Peccato solo per il Viareggio... ma abbiamo subito loccasione per riscattarci».
Quattordici presenze in campionato, quattro in Coppa Italia, un gran gol soltanto sfiorato nella goleada contro il Milan in semifinale (sarebbe stato il primo in Primavera) e una giocata dalta scuola per servire a Politano la palla del momentaneo 2-1 negli ottavi del Viareggio con lAtalanta. Un rendimento eccezionale per qualcun altro, non per uno come lui, tre volte campione dItalia e non per caso. Lanno scorso con Montella era arrivato alle soglie della prima squadra raccogliendo due convocazioni consecutive a Donetsk e a Lecce e quasi due mesi di allenamenti con i grandi. Dopo lo scudetto sembrava potesse essere aggregato al ritiro di Riscone, invece la sua stagione è ricominciata con la Primavera, in cui è uno dei leader dentro e fuori dal campo. La sua personalità sarà determinante anche tra una settimana allOlimpico, di fronte a un pubblico che si annuncia per lo meno pari ai quindicimila di Roma-Fiorentina dello scorso anno, visto che da Trigoria hanno deciso per lingresso libero, come accaduto allandata allo Juventus Stadium. Una responsabilità ulteriore che non può spaventare Sabelli: quello con la Juve è un appuntamento che aspetta da troppo tempo.