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La penna degli Altri 23/03/2012 09:43

Sabatini «Cara Roma, arriveranno altre 2-3 stelle»

Forza «A San Siro faremo una gara d’attacco — dice il d.s. della Roma a Rete Sport —. Questa è l’unica maniera per esprimerci. Io spero che ci avvicineremo alla partita con una consapevolezza nuova. Forse la squadra ancora non conosce la propria forza,ma è una grande occasione e i ragazzi lo sanno». Logico, però, che da ci si aspettano profezie. «Per il prossimo anno abbiamo bisogno di 2-3 giocatori di livello. Poi ci saranno dei ragazzi, sulla scia di quello che abbiamo intrapreso quest’anno. Ci sono alcuni giocatori che, anche se giovanissimi, possono imprimere un svolta». Se sui prestiti ci sarà da valutare («su Marquinho o Kjaer non abbiamo ancora deciso »), problemi per la retroguardia ce ne sono, anche se la Roma ne ha in mano uno di fascia sinistra (Dodò, Corinthians). «Difficile trovare un grande difensore, basta vedere anche le grandi formazioni d’Europa». Come dire, meglio puntare sui giovani. «Bisognerebbe avere un po’ di coraggio e lanciare i più meritevoli. C’è bisogno di una rivoluzione, di ristrutturare i campionati. La drammatizzazione del risultato, poi, non aiuta affatto. Negli altri campionati c’è un coraggio diverso da parte dei dirigenti».

Firma Le idee di , insomma, sono chiare. E la Roma le ha sposate. «Io ho messo la firma, poi sarà la Roma a decidere se proseguire. Io sarò il d.s. giallorosso fin quando la Roma vorrà ». D’altronde, il lavoro è già cominciato da tempo. «Non credo che acquisteremo 12 giocatori come l’estate scorsa. Dobbiamo puntare sulla qualità più che sulla quantità». Gente alla Casemiro, alla Palacio o alla Isla, insomma. «L’argentino lo conosco dai tempi del Banfield. Si sta affermando ora a grandi livelli e sta trovando anche il gusto del gol, sta arrivando in doppia cifra e si sta completando. Di Isla non ho notizie, ma spero che torni presto a giocare, insieme al nostro Burdisso».

Rossi chiama Detto che i sussurri vogliono Pasquale Sensibile, d.s. della Sampdoria, sempre più vicino alla Roma nel ruolo di capo degli osservatori e, in prospettiva, nel ruolo che adesso è dello stesso , va segnalato come dalla Spagna giungano lusinghe da Giuseppe Rossi. «Tornare in Italia sarebbe l’ideale per lui—dice il suo agente Pastorello— e l’idea di calcio di Luis Enrique gli piace parecchio. Il costo? Almeno venti milioni». Gulp, avrà detto qualcuno a Trigoria in stile disneyano. Ma nessuno si abbatte, perché il futuro è ancora tutto da scrivere.