La penna degli Altri 05/03/2012 12:23
Reja fa il pieno di derby. Enrique, progetto fallito
Un derby con tanti assenti e tanta paura che si rivela brutto, nervoso - quasi una cartina tornasole delle tensioni degli ultimi tempi sia a Trigoria che a Formello- ed è gestito malissimo dallarbitro Bergonzi ( che pure azzecca le decisioni chiave del match). Brutto anche per i buu razzisti a Juan, proprio nella giornata in cui le due squadre indossano la maglia che condanna gli squallidi gesti riferiti al colore della pelle e allantisemitismo. «Nonmi eramai capitato in un derby, ma nemmeno in GermaniaoinBrasile,horispetto per i tifosi della Lazio ma mi è dispiaciuto, più per loro che per me», così lamarezza del difensore giallorosso. Lespulsione di Stekelenburg dopo 7 minuti per il fallo su Klose (una regola che va assolutamente rivista,ndr) e il rigore di Hernanes mettono la stracittadina subito in salita per la Roma. «Qualche volta vorrei giocare il derby in undici, non so cosa ho fatto per meritare questa merda», così lasturiano che parafrasa Pedro Almodovar per descrivere il suo stato danimo, in riferimento anche al rosso diretto per Kjaer allandata.
Lo sfogo del tecnico giallorosso, che deve ingoiare un nuovo boccone amaro e sembra non avere più credito dalla tifoseria, attesta che lultimo obiettivo dellannata (il terzo posto) pare ormai unutopia. «Continuo a credere nel progetto di Luis Enrique, ma per la Champions è dura. E la Lazio è stata più squadra di noi», lopinione diDeRossi. «Il vostro progetto è come il ponte sullo Stretto, non si farà mai...», ironizza uno striscione della curvalaziale. Di fronte ai fucili spianati, il tecnico asturiano sottolinea «gli errori infantili che però ci saranno sempre per chi fa possesso palla come noi» commessi dalla squadra (vedi il rigore concesso dopo un appoggio sbagliato di Heinze e la rete di Mauri nata da un calcio piazzato,ndr). Ma poi aggiunge: «Progetto fallito? Non voglio essere allenatore di una squadra se non piaccio al club o ai tifosi. Ma il giudizio lo trarrò a fine stagione. Credo che merito di finirla: dodici partite , mi rialzo e rialzo i ragazzi. Per essere grandi manca tanto, ma ho visto cose buone e latteggiamento giusto». (...)