La penna degli Altri 07/03/2012 10:08
Razzismo, pure in Italia possibile lo 0-3 a tavolino

La Uefa vorrebbe il pugno duro. Nelle proprie competizioni, il governo del calcio europeo obbliga il direttore di gara a sospendere gli incontri quando una tifoseria si renda responsabile di atti di razzismo. Peccato che le federazioni, invece, ignorino quello che dovrebbe essere un principio di civiltà, prima ancora che una norma del codice di giustizia sportiva. LInghilterra è unisola felice. O almeno, lo è diventata recentemente. Prendete Suarez. Il giocatore del Liverpool viene squalificato per otto turni per non aver voluto stringere la mano a Evra dello United. Una vergogna punita severamente dalla Football Association, perché a Londra e dintorni non amano le mezze misure. Esattamente lopposto dellItalia. Al derby, Bergonzi avvicina Mauri per chiedergli di far cessare gli ululati, il centrocampista annuisce e poi pensa solo a difendere la porta di Marchetti.
Il City, invece, denuncia il Porto alla Uefa per i cori dei tifosi contro Touré e Balotelli. Altro caso: Capello. Lex tecnico romanista si dimette da Ct dellInghilterra per colpa (si fa per dire) di Terry, che insulta il colored Ferdinand del Qpr. Ma in Italia sarebbe possibile interrompere la partita? Assolutamente sì. La sospensione della partita in presenza di cori razzisti, e il conseguente 3-0 a tavolino laddove non si possa più proseguire, non è prevista solo dallarticolo 5 del Regolamento del gioco del calcio, che attribuisce la facoltà allarbitro di fermare il match quando interventi esterni ne impediscano la continuazione, ma anche dallarticolo 62 comma 6 delle Norme Organizzative Interne della Figc: «Il responsabile dellordine pubblico il quale rileva uno o più striscioni esposti dai tifosi, cori, grida ed ogni altra manifestazione discriminatoria costituenti fatto grave, ordina allarbitro, anche per il tramite del quarto ufficiale di non iniziare o sospendere la gara».
Ci sono dei precedenti nel nostro Paese. Maggio 2009, la Juve deve giocare a porte chiuse contro lAtalanta. Sette mesi dopo, gennaio 2010, viene chiusa la curva bianconera proprio per la partita di Coppa Italia con la Roma. La ragione? Balotelli. O meglio, i cori contro lallora attaccante dellInter. Ottobre 2010, Cagliari-Inter. Daccordo con il responsabile per la sicurezza del SantElia, Tagliavento chiama a sé i capitani delle due squadre per i buu a Etoo. Li avvisa. A quello della squadra sarda dice: o riuscite a fermarli voi o li fermo io. In precedenza cera stato un altro caso grave. Quello di Zoro. Il giocatore del Messina viene bersagliato dagli ululati degli interisti. Larbitro sospende il match. Ma solo per qualche minuto. Poi lo riprende e lInter se la cava con una multa. Questa è lItalia. (...)