La penna degli Altri 25/03/2012 10:57

Osvaldo ci illude, Ibra ci punisce

Perché perdere a Milano contro i campioni d’Italia ci sta e il risultato non è neanche bugiardo. I rossoneri tirano di più, colpiscono un palo e una traversa e ogni volta che hanno il pallone tra i piedi danno l’impressione di poter far male. Al contrario della Roma che tira pochissimo in porta nonostante Luis Enrique schieri dall’inizio e i due bomber stagionali Osvaldo e e metta a partita in corso anche Bojan e Lamela. A parte il gol dell’italo argentino tutti male, incapaci di mettere paura all’ex Mexes e a Bonera che gioca tutta la partita da centrale al posto di Thiago Silva, costretto a chiedere il cambio dopo pochi minuti. I brividi per la Roma ci sono già dopo neanche 10 minuti quando Stekelnburg risponde da campione deviando sulla traversa una punizione di Ibra da 30 metri e uscendo 60 secondi dopo sempre sui piedi dello svedese lanciato a rete. Il Milan alla mezzora reclama un rigore per un fallo di Kjaer su Ibra ma Mazzoleni lascia proseguire e sull’azione successiva ammonisce Osvaldo per un fallo su Mesbah.

La Roma fatica a costruire gioco, Ibrahimovic ci prova ogni volta che ha il pallone tra i piedi (o sulla testa) ma occasioni vere e proprie non ce ne sono neanche per i rossoneri. Al 39’ arriva il primo tiro in porta della Roma con che tenta di sorprendere Abbiati da fuori area: buona l’idea, pessima la mira. E’ migliore quella di El Shaarawy che col dal limite centra il palo alla sinistra di Stekelenburg: giallorossi fortunati anche perché né Ibra né Emanuelson sono rapidi nella ribattuta. La partita si anima negli ultimi minuti quando Taddei sulla sinistra non vede solissimo in area e tenta di mettere in mezzo un pallone improbabile che il Milan manda in angolo. La Roma rimane in attacco e Ambrosini rinvia male un pallone che finisce sui piedi di : tiro dal limite, Osvaldo ci si avventa e tocca quel tanto che basta per battere Abbiati. E portare la Roma in vantaggio.

Nella ripresa la Roma sembra aver acquistato sicurezza col gol e prova subito a raddoppiare con che da posizione favorevole tenta un pallonetto che termina alto sopra la traversa. La partita è decisamente più vivace rispetto ai primi 45’ e anche Marquinho tenta col sinistro di battere Abbiati, che però respinge. Dopo 6’ il Milan pareggia: cross di Ambrosini, in scivolata tocca col braccio e Mazzoleni dà il rigore che Ibrahimovic trasforma senza problemi. Sull’azione la Roma e Heinze protestano per un fallo di El Shaarawy.

Allegri si gioca la carta Boateng al posto di Emanuelson e San Siro si trasforma in una bolgia, la Roma risponde con Bojan e al posto di e . Il bosniaco va a fare il trequartista, lo spagnolo si sistema accanto a Osvaldo. La mossa però non produce effetti perché è sempre il Milan a fare la partita con e compagni che si difendono cercando di approfittare di qualche errore di distrazione dei rossoneri. Che non succede e, anzi, ci vuole ancora un super Stekelenburg alla mezzora a chiudere lo specchio a Ibrahimovic pronto a calciare a botta sicura. Anche la traversa dà una mano alla Roma e blocca un tiro di Muntari che approfitta di una dormita colossale di Rosi e tira un missile su cui Stekelenburg non sarebbe mai potuto arrivare. Ancora Osvaldo, a 10’ dal termine, prova a gelare San Siro ma il suo colpo di testa su assist su punizione di si perde nella curva rossonera. Luis Enrique vuole vincere e negli ultimi minuti toglie Gago e mette Lamela. Ma non c’è niente da fare: su un lancio lungo Kjaer si addormenta, viene superato da Ibrahimovic che prima tenta un pallonetto su Stekelenburg in uscita e poi, scavalcato il , di testa fa 2-1.