La penna degli Altri 02/03/2012 09:03

Lamela, gol in regalo

Tutto è cancellato da un derby che non potrà mai essere come tutti gli altri e da una ricorrenza importante: il primo Roma-Lazio da vivere dentro al campo e i primi 20 anni da compiere. Tutto in un giorno: derby e compleanno. Il regalo, vista la coincidenza, è quasi scontato: i tre punti, meglio ancora se accompagnati da almeno un gol o da una prova da «hombre del partido». Anche perché il giovane Erik ha voglia di regalare qualcosa a Roma e alla Roma. «La à è avvolgente - ha detto l'argentino a goal.com - passionale, spettacolare, incredibile, sembra quasi di stare a casa. Ha un clima e dei monumenti, come San Pietro, pazzeschi. Poi c'è il cibo, specialmente la carbonara. Il mio obiettivo, in questo momento, è vincere qualcosa con la Roma. Luis Enrique è un tecnico unico, un vero amante del calcio. è sempre stato gentilissimo con me, mi ha fatto subito sentire amio agio. Francesco e sono i primi due tifosi della Roma e due veri leader dentro al campo».

Ma Lamela ammette che il suo modello è sempre stato «Zidane, anche se pure Ortega è stato importantissimo per la mia crescita sia dentro che fuori dal campo. Alcuni miei colpi, come il tocco con la suola, nascono nel periodo in cui giocavo a calcetto. La differenza più evidente tra il calcio europeo e quello argentino è che qui il gioco è più ordinato e si tocca maggiormente il pallone». Ieri, intanto, Lamela, reduce da un mercoledì a Berna trascorso in panchina a guardare la sua Argentina fare a fettine la Svizzera, è finalmente ritornato a lavorare a Trigoria. Un po' più tardi del previsto, ma solo per un normale ritardo aereo. Da oggi, però, potrà ricominciare a fare i preparativi per una domenica che si preannuncia speciale. Un derby, un compleanno e il sogno di un giorno perfetto. Ecco, Lamela, prima di soffiare sulle candeline, vuole propro questo.