La penna degli Altri 03/03/2012 09:04
Lamela: "Gioco, segno e festeggio"

Lamela non accetterebbe serenamente di saltare il secondo derby. «Espero poder convertir en el derby de Roma, ya que ese día en el partido va a ser mi cumpleaños numero 20!», ha detto largentino. Traduzione: «Mi auguro di poter segnare al derby, visto che sarà il giorno del mio ventesimo compleanno». Auguri. Domani il possibile esordio, il battesimo del fuoco il giorno del suo ventesimo compleanno. Erik sogna il regalo, non lo nega. Un gol nella scatola con tanto di fiocco rosso (e magari giallo) e tre punti in tasca. Un piccolo regalo, però, lo ha già ricevuto nel ritiro della nazionale Argentina: il suo amico Messi lo ha omaggiato con un paio dei propri scarpini. «Leo è un fuoriclasse, una grande persona, un grande capitano e un eccellente calciatore», dice. E lui sogna di emularlo, senza indossare quegli scarpini, troppo piccoli e non con lo sponsor giusto.
Lamela studia il derby, lo gioca alla play, ne parla con gli amici e a Trigoria chiede informazioni. A Totti, a De Rossi, ad esempio. Erik è un ragazzo molto introverso, non troppo emozionabile. (...) «Lambiente è fantastico, latmosfera unica. Spero che tutto vada bene. I romani a Trigoria? Daniele e Francesco sono i primi tifosi, soffrono quando le cose non vanno bene, proprio perché ci tengono enormemente a questa maglia. Sono due veri leader in campo e si fanno sentire. Luis Enrique? È un vero amante del calcio, questo è ciò che lo rende unico». Unico. Come il derby.