La penna degli Altri 06/03/2012 08:54
Giocatori con Lucho ma cresce il dubbio

DUBBI - In un certo senso lo spogliatoio della Roma avverte un debito di riconoscenza nei confronti di un allenatore che nei fatti, e non solo nelle parole, ha dimostrato di avere fiducia nella professionalità della squadra. Crede nellidea di un calcio propositivo e spregiudicato, anche a costo di qualche strafalcione. Questo però non cancella le perplessità dei giocatori su certe decisioni. Lesclusione punitiva di De Rossi a Bergamo non è stata capita da molti: Heinze, Perrotta, Osvaldo. Nulla di grave, se è vero che proprio De Rossi allindomani del provvedimento è andato in televisione a chiedere sostegno per Luis Enrique. (...)
PERCHE? - Anche in occasione del derby, in molti sono stati sorpresi dalla formazione: per tutta la settimana a Trigoria avevano la percezione che avrebbe giocato Bojan, più volte chiamato dallallenatore in colloqui privati, invece tra i titolari è finito il festeggiato Lamela. A centrocampo, poi, Pjanic non stava bene: se nella logica di Luis Enrique gioca solo chi sta «al cento per cento» , perché per Pjanic è stata fatta uneccezione? E ancora: Simplicio era sparito dopo la figuraccia di Siena, come mai è stato rilanciato in una partita così delicata? Situazioni già viste in autunno, quando le cose non funzionavano. Ecco, la squadra vorrebbe avere la possibilità di prevedere più facilmente le decisioni dellallenatore per non trovarsi a gestire lo sbandamento dellultimo secondo (...).
LA POLITICA - I giocatori, intanto, si interrogano sulla linea di condotta della società a proposito degli arbitri. Taddei si è lamentato esplicitamente a fine partita, rischiando una multa che alla fine gli è stata risparmiata: «Gli altri massacrano gli arbitri, noi siamo troppo buoni» . La squadra vorrebbe rivedere il Baldini da battaglia dellepoca Sensi.