La penna degli Altri 10/03/2012 11:02
DDR, Barbera, champagne e... gol

Sono passati sette anni e mezzo da quel giorno. In mezzo tutto. Altre settanta presenze e 9 gol con lItalia. Oltre alla sua storia infinita con la Roma. Delle sue 46 reti in giallorosso non ce nè neanche una al Palermo, città che dista da Bergamo più di 1.500 chilometri. In mezzo cè un Paese intero, in mezzo cè soprattutto la voglia di De Rossi di riprendersi la Roma lontano da Roma come non è successo in Lombardia. Questione di attimi, che poi fanno tre o quattro minuti, quelli che ci ha messo per segnare al Barbera con lItalia e quelli che ci ha messo per segnare un punto nel suo rapporto con Luis Enrique. Punto di svolta, non di rottura. Come spesso accade quando due si parlano direttamente anche avendo idee diverse. Per lallenatore il ritardo di De Rossi è stato inaccettabile, per Daniele un peccato veniale. Il primo decide, il secondo si regola di conseguenza. Punto e a capo. Con 24 ore appena di polemiche visto che poi è stato proprio il giocatore a chiudere la vicenda. E ad aprirne unaltra, quella del campo. Un campo che dice che la Roma non vince in trasferta dal 21 dicembre del 2011 e a Palermo dal 26 agosto 2007. Reti di Mexes e Aquilani, due che adesso sono andati a cercar fortuna a Milano al contrario di De Rossi che invece la sua fortuna lha trovata qui. Come ammesso proprio quella sera di quasi otto anni fa al Barbera: «Sono felice e fortunato perché gioco con le due squadre per le quali tifo: la Roma e lItalia».