La penna degli Altri 21/03/2012 09:36

Bojan: «Dobbiamo lavorare»

Se così non dovessere essere lo spagnolo potrebbe quindi riaccomodarsi in panchina ed entrare a partita in corso con la stessa cattiveria di lunedì. Una serata che potrebbe, almeno questo si augurano a Trigoria, essere decisiva per il suo finale di stagione. Ieri, nel giorno di riposo, Bojan si è goduto la Primavera romana e su Facebook ha scritto: «Complimenti a tutti! Ma dobbiamo continuare a lavorare, abbiamo ancora molto da fare». Poi ha postato una foto della squadra durante il riscaldamento con le maglie dedicate al suo ex compagno Abidal e ha aggiunto: «L’immagine è durante il riscaldamento, questa squadra è un 10. Forza Roma». Bojan ha apprezzato tanto l’iniziativa dei compagni, lui che lo scorso anno ha vissuto in prima persona il dramma del francese, ogni giorno fianco a fianco nello spogliatoio del . Uno spogliatoio dove lui, almeno per altri 12 mesi, non vuole tornare. Se n’è andato perché Guardiola gli concedeva poco spazio, ha scelto la Roma perché Luis Enrique lo ha voluto a ogni costo. Bojan è stato il primo nome che l’allenatore spagnolo ha fatto ai dirigenti per il mercato ed era convinto che avrebbe avuto tante occasioni per dimostrare il suo valore. Così non è stato, almeno quest’anno.

Basti pensare che dall’inizio della stagione Bojan è partito titolare solo sette volte, mentre Lamela, tanto per fare un confronto, dopo l’esordio all’Olimpico col Palermo, celebrato anche col gol partita, ha collezionato ben 20 apparizioni dal primo minuto, mancando l’en plein a causa delle panchine con Milan e Parma. La differenza l’hanno fatta soprattutto gli allenamenti: fin dal primo giorno che ha messo piede a Trigoria l’argentino ha dimostrato di avere quella cattiveria che Luis Enrique considera necessaria per giocare poi dal primo minuto. Bojan, complice anche qualche problema di adattamento forse inaspettato, ne ha fatto le spese anche se nelle ultime settimane viene segnalato in netto miglioramento. L’infortunio di Osvaldo sembrava avergli spianato la strada, l’esplosione di gliel’ha di nuovo sbarrata. Adesso sembra arrivato il suo momento. Tante volte quest’anno è stato detto e scritto, ma le premesse non sono quasi mai state rispettate. A lui il compito di invertire la tendenza