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La penna degli Altri 24/03/2012 11:14

Attenzione agli equivoci, solo chi ha i campioni vince



Ci sono giovani che hanno valore assoluto fin da quando hanno 16 anni, ma sono pochissimi e costano comunque già quasi quanto i grandi giocatori esperti. Fanno molto sperare, questo sì. Ieri all’Olimpico c’erano 20 mila persone a vedere la finale di Coppa Italia tra Roma e . Ma quando vuoi vincere, devi prendere Ibrahimovic e Vieira come fece Mancini all’Inter sei anni fa, non ci sono strade alternative. A meno che non sia tutto il movimento a fare un passo indietro. Forse è questo che sta accadendo da noi, sta scendendo la qualità dei giocatori, i termini assoluti stanno diventando flessibili e non possiamo permettercene di più rigorosi. Ma anche questo permetterebbe di risparmiare, non di vincere. Questo progressivo spostare l’attenzione sui giovani anche delle grandi squadre ha nel frattempo già sconvolto i nostri vivai. Fino a pochi anni fa erano le squadre di provincia che producevano ragazzi per tutti. L’Atalanta, il Chievo, il Lecce, le squadre venete in genere. Oggi i campionati giovanili sono dominati dalle grandi squadre che poi danno alle squadre di provincia i loro migliori giovani. Cosa è successo? Che comprando dovunque e molto i ricchi, i meno ricchi sono stati quasi costretti a rinunciare a competere. Il vivaio non è più una scuola, è già una simulazione della prima squadra