La penna degli Altri 09/03/2012 09:38
Anche il Palermo non ci vuole

Non è una circolare interna, un documento per le Questure italiane. E un impegno che viene chiesto ai club. Bene, anzi male: linvito non è stato raccolto. Prima ci si è messa lAtalanta, che si è trincerata dietro imprecisati ostacoli di carattere tecnico. Ora anche il Palermo si rifiuta di aderire. Ma perché? Nella determinazione si esentano quelle società che non abbiano un collegamento con la Questura on line, il sistema di controllo centralizzato che non consente di vendere un biglietto a un daspato o a un diffidato negli ultimi cinque anni. Peccato che questo non sia il caso dellAtalanta, e nemmeno del Palermo. Entrambi i club sono partner di Lis Lottomatica, che con la Questura on line è assolutamente in regola. Quindi? Non si sa. A Palermo ieri facevano melina. «Richiami più tardi», «Guardi non sappiamo nulla», «Il responsabile non cè». Non cè il responsabile, non cè responsabilità. E invece sì. La Roma, per esempio, le sue responsabilità se le prende sempre. La nostra società consentirà ai genoani non tesserati di venire allOlimpico. Lo ha già fatto con il Parma, parliamo di una manciata di tagliandi e non è cascato il mondo.
Probabilmente, a Trigoria sperimenteranno la direttiva anche con il Catania. Leccezione sarà Roma-Napoli, ma per motivi - questi sì veri - di ordine pubblico. Sarà curioso vedere a fine stagione come si muoverà lOsservatorio. Perché il colmo è che pure stavolta la Roma è una specie di Gronchi rosa, una rarità mirabile, uneccezione positiva. La Roma segue i criteri del Viminale. Gli altri no. E vero, il Siena ci ha aperto la porta. Ma perché lo ha chiesto la Roma. Certo, questa determinazione è una goccia nelloceano: le curve sono costrette da anni a uno Stato di polizia. Ma è un primo passo. E un qualcosa che si muove nella giusta direzione. La Roma gli sta andando dietro. Solo la Roma, però.