La penna degli Altri 19/02/2012 09:03
Pjanic, gioco e assist: la Roma già dipende da lui

UOMO ASSIST - Si è specializzato nei passaggi vincenti: finora sono stati sette, calci dangolo compresi. Ma è un perfezionista, non è mai contento di sé: «Vorrei essere più decisivo, soprattutto davanti alla porta » ha raccontato nelle scorse settimane. Centrocampista, trequartista, tutto: «Non conta il ruolo, conta linterpretazione del ruolo. Se gioco a centrocampo, devo essere più bravo a inserirmi negli spazi per essere pericoloso» . Ne ha parlato a Luis Enrique, negli ultimi tempi si è preso più libertà di attaccare. In certi momenti delle partite, Pjanic avanza tra le linee e si sistema dietro ai tre attaccanti, trasformando la Roma del 4-3-3 in una squadra super offensiva: 4-2-1-3. (...)
GLI ERRORI - Lunedì scorso, dopo un inizio incoraggiante, anche Pjanic è andato a sbattere contro la muraglia eretta da Sannino incappando nella peggiore partita del suo campionato. Su un campo stretto, con le vie centrali intasate, si è spento, afflosciato. Non ha avuto neanche modo di ferire il Siena su punizione, perché nelle due circostanze in cui il calcio da fermo è stato assegnato in zone interessanti, hanno calciato Totti e Lamela. E non è un caso che con lui si sia addormentata tutta la Roma. La giovane Roma già dipende da lui, come da Totti e De Rossi. «Vorrei che tutti i giocatori seguissero lesempio di Pjanic: piccolo e leggero, ha unintensità e una capacità di lottare incredibili» disse Luis Enrique dopo Roma-Milan, uno dei punti più bassi della stagione. Lemblema del suo atteggiamento è il gol contro il Cesena: un tiro respinto, una palla recuperata, una sassata di sinistro dritta in porta. Questo vuole lallenatore, che in questi giorni si è lamentato durante gli allenamenti proprio perché non vedeva la giusta intensità nel lavoro. Troppi sorrisi, poca determinazione. (...)
MATRIMONIO - Non si è pentito, mai, di aver scelto la Roma nellultimo giorno possibile, il 31 agosto, e di aver lasciato il Lione che è ancora in corsa in Champions League. Giudica questa tappa, che sia intermedia o definitiva, fondamentale per la sua maturazione professionale. Il suo progetto è vincere qui, in una città e in un ambiente che già lo adorano. «Ho firmato un contratto di quattro anni e intendo rispettarlo, sono felice nella Roma. Roma è un punto darrivo per qualsiasi giocatore» . Ormai capisce litaliano e lo parla discretamente. Gli manca solo una grande soddisfazione da condividere con la squadra. Intanto prova a battere il Parma. In Champions, poi, conta di tornarci presto anche partendo dagli spogliatoi di Trigoria.