La penna degli Altri 20/02/2012 08:41

Luis Enrique: «Finalmente ci siamo svegliati. Terzo posto non così lontano»

C’è sempre un pelo nell’uovo, soprattutto per un perfezionista come Luis Enrique, ma stavolta è meglio non pensarci troppo: «Forse non siamo stati bravi a sfruttare nel migliore dei modi tutte le palle gol che eravamo riusciti a costruire, ma non abbiamo mai sofferto e non abbiamo concesso praticamente niente al Parma. Forse solo un’occasione con Okaka». Così come è meglio non perdere tempo su un rigore grosso come una casa per un braccio galeotto di Ferrario non visto solo dall’arbitro Peruzzo e dai guardalinee Preti e Liberti: «Io non ho visto niente e poi non parlo mai di queste cose».

Meglio, allora, parlare di altro. Di un quinto posto che per la prima volta in stagione fa sentire alla Roma l’aria dell’Europa: «Siamo saliti di una posizione e il terzo posto neanche tanto lontano è un grandissimo stimolo. Il nostro prossimo obiettivo, però, è vincere a Bergamo. Io mi aspetto la vittoria, anche se sarà una sfida difficilissima. Ma sono ottimista perché si avvicina il derby e tutti si sono svegliati». Se è arrivata la sveglia, può arrivare anche quella benedetta regolarità che la Roma cerca disperatamente da inizio stagione. «I giocatori - ammette "Lucho" – sanno che ci manca la continuità, senza la quale non faremo niente. Ne parliamo tutti i giorni, ma vedo che i ragazzi sono sulla strada giusta, lavorano bene e stanno migliorando. Per raggiungere la regolarità, però, bisogna dare sempre il 100%. Ogni giorno, sia in allenamento che in partita». Uno che è già così, per Luis Enrique, si chiama : «Fabio è un esempio, è uno che dà il massimo anche quando dorme. Mi ha sorpreso fin dal primo giorno e si sta guadagnando un posto da titolare con il lavoro quotidiano. Non so se è pronto per la Nazionale, Prandelli conosce meglio di me i giocatori italiani. Io posso solo dire che è un calciatore importante per la Roma e deve continuare così».

Chi si gode l’esplosione di è . «La mia inquietudine – sorride il ds – mi ha spinto a portarlo alla Roma. Lo seguivo da tempo e appena ho avuto l’occasione di prenderlo non ci ho neanche pensato». La chiusura sabatiniana è sulla partita e sulla classifica: «Questi sono tre punti importanti. Non abbiamo corso rischi e sono convinto che sia stata una delle migliori prove dall’inizio della stagione. Il terzo posto? Sarebbe immorale non crederci»