La penna degli Altri 09/02/2012 08:35

Luis Enrique: «Ce l’abbiamo messa tutta»

 


Una trasferta che non cambia la classifica della Roma, il terzo posto è ancora lontano sei punti, ma raggiungerlo non è impossibile, almeno per la squadra vista contro l’Inter: «La classifica è importante all’ultima giornata – dice il tecnico -. Allora dovremo guardarla per vedere cosa abbiamo fatto. Vedremo se riusciremo ad avere la regolarità di cui stiamo parlando. Vedo la squadra migliorare ogni giorno, poi gli sbagli ci possono stare, ma sono normali nell’arco di una stagione. Non siamo stati regolari, guardare la classifica va bene, ma è importante farlo alla fine della stagione, se la squadra continua a migliorare come sta facendo, andrà ancora meglio». A Catania si è visto il tridente più giovane d’Italia, con , Lamela e Piscitella che facevano cinquantasette anni in tre, ma anche un centrocampo in cui Greco è stato preferito a Simplicio per affiancare Gago e : «Ma io non cambierei niente – assicura il tecnico - perché l’impegno c’era e ho visto l’atteggiamento giusto da parte dei calciatori. Siamo andati vicinissimi alla vittoria. Una partita così era difficile da giocare, ma sono soddisfatto. Ora dobbiamo pensare a Siena». Il tridente giovane è piaciuto al tecnico, che non rimpiange di aver preferito Piscitella a Bojan, anzi elogia il giovane attaccante della Primavera: «Ho pensato che fosse la scelta giusta e dopo aver visto il suo lavoro sono contentissimo per lui. Dice che si ispira a Cristiano Ronaldo? Beh, era meglio se avesse scelto … Comunque non l’ho schierato al posto di Bojan, ma da punta esterna. Qui nessuno ha il posto fisso, va guadagnato ogni giorno e poi la scelta dei calciatori avviene sulla base di quello che può succedere in partita e questa era una situazione particolare». Gli chiedono un commento sulle parole di Tare che ha definito quello della Roma «un progetto non vincente, esaltato dalla stampa»: «Tare chi?» fa Luis Enrique e quando gli spiegano che si tratta del direttore sportivo della Lazio si limita a un distaccato «ho tante cose da pensare riguardo alla Roma per preoccuparmi della Lazio». Infine una battuta su , che nella conferenza stampa dopo il rinnovo del contratto ha parlato di Luis Enrique come del suo allenatore più importante: «Mi ha fatto piacere sentire quelle parole da una persona che lavora con me ogni giorno. Ma commetto ancora degli errori e devo migliorare anch’io»