La penna degli Altri 16/02/2012 08:45

Lamela, l’Argentina per ripartire



Una partita che cade in una settimana particolare per l’attaccante argentino, visto che è quella che porterà al suo ventesimo compleanno che cade, guarda caso, il giorno del derby. Una partita che Lamela vuole giocare considerando che quella d’andata fu costretto a vederla dalla panchina perché non ancora al meglio dopo l’infortunio alla caviglia sinistra. La stessa che gli ha dato problemi anche lunedì sera a Siena, soprattutto nel secondo tempo, ma che non gli ha impedito di saltare ieri il primo allenamento della settimana. Per il Parma quindi, salvo imprevisti, sarà regolarmente a disposizione e formerà insieme a Osvaldo e il tridente d’attacco.



In queste settimane, pur giocando sempre da titolare, il suo rendimento è apparso in calo rispetto a qualche tempo fa: nessun assist, poche giocate decisive e un nervosismo che l’ha portato anche alla prima espulsione della carriera, quella di Torino in Coppa Italia contro la . A Trigoria però nessuno fa drammi, anzi: Lamela viene considerato, dal punto di vista tecnico, totalmente maturo e pronto a ricoprirsi di responsabilità. Lui vuole e può farlo, deve soltanto imparare a gestire meglio i difensori o i centrocampisti avversari che, dopo averlo imparato a conoscere, stanno iniziando a prendergli le misure con marcature sempre più asfissianti.




La convocazione di Lamela, insieme all’altro romanista Gago, ha trovato ampio spazio anche sulla stampa sudamericana, che segue sempre attentamente le vicende dell’ex stella del River Plate, alla prima chiamata nella selezione maggiore. Un riconoscimento a quanto Lamela sta facendo nel campionato italiano e un riconoscimento anche alla Roma, che ha puntato sul suo talento battendo la concorrenza di tanti altri club europei, in particolare il Milan che giusto un anno fa tentava di convincere il River, e soprattutto la famiglia del giocatore, a far trasferire Lamela in rossonero. Non se ne è fatto nulla perché gli argentini non se ne volevano privare impegnati com’erano a lottare per non retrocedere. E non se ne è fatto nulla perché aveva già puntato gli occhi su di lui. E i fatti gli stanno dando ragione. Anche per questo la società gli ha voluto fare i complimenti pubblicamente: «Congratulazioni - è apparso su e - a Erik per la meritata convocazione»