La penna degli Altri 19/02/2012 10:01

Lamela e Osvaldo: tango argentino per Luis Enrique

Da quando c'è Luis Enrique, la Roma in casa non ha mai saltato un colpo, andando sempre a segno 27 gol in 13 partite.

Coppia Oggi, però, avrà un potenziale ancora più elevato, anche se Lamela dopo il gol all'esordio non ha mai più segnato rivelandosi molto più produttivo in termini di assist - 4 e Osvaldo potrebbe anche non partire dall'inizio, visto che è rientrato lunedì a Siena e non ha ancora forza ed esplosività nei muscoli a sufficienza. «Pablo può iniziare la gara, ha fatto già 30 minuti con il Siena — ha detto ieri il tecnico giallorosso —. Può andare in campo dall'inizio, ma non so se potrà finire la partita. Questo è un altro discorso...». Per poi aggiungere, rispettando in pieno il suo stile: «La può iniziare, ma non so se la inizierà...».

Fisicità Che Osvaldo possa giocare dall'inizio, però, è un'idea confortata da alcune valutazioni. Prima di tutto il fatto di cercare di fargli recuperare il prima possibile il ritmo partita, soprattutto considerando che tra meno di venti giorni c'è il derby e dovesse perdere anche questo, allora sì che sarebbero davvero guai per l'allenatore spagnolo, visto il k.o. dell'andata e l'andamento insoddisfacente della squadra. In più, Osvaldo è l'unico tra le punte giallorosse a poter garantire fisicità e peso in attacco. E considerando che, presumibilmente, il Parma verrà a fare una partita di forte contenimento e che ha un paio di difensori come Lucarelli e Paletta sempre che l'argentino riesca a scendere in campo che fanno proprio della forza fisica la loro dote migliore, Osvaldo può essere il giocatore ideale per andare a fare a «sportellate» da quelle parti. Lamela? A dispetto del suo fisico esile (ma è poi davvero così?), è uno di quelli che non si tira mai indietro nel contatto fisico. A maggior ragione ora, che Erik che è il romanista più sostituito, 8 volte su 17 sarà galvanizzato per la convocazione in Nazionale.

Ramanzina Vincere oggi è fondamentale, lo ha detto anche un Luis Enrique ieri nervoso durante la consueta conferenza stampa. E che per la prima volta, sempre ieri, ha fatto una bella lavata di testa ai giocatori. Che Luis Enrique non sia contento della squadra, lo si era capito anche nel post-Siena, quando puntò il dito su qualcuno, dicendo che molti giocatori avevano reso molto meno di quanto ci si aspettava. Ora, evidentemente, ha deciso di cambiare metodo, iniziando ad usare anche gli «urlacci». Se servirà, ce lo dirà il Parma di Donadoni.