La penna degli Altri 25/02/2012 10:04
Grazie Ago che ci fai piangere e abbracciare ancora
Cerano 51 capitani, giovanissimi, con la maglia numero 10 e la scritta Ago sulle spalle. Si faranno, anche se hanno le spalle strette. Sono stati loro a inaugurare il campo dopo che è stato scoperto il bassorilievo che mostra la celebre immagine di Di Bartolomei al tiro. Equilibrata, geometrica, perfetta. [...]
Pazienza se ci sono voluti 18 anni. In fondo anche Agostino era lento. Ma la palla poi era più veloce di chiunque per chi, come Liedholm, la sapeva vedere. Più veloce delle critiche. Come la nuova Roma, che ha messo Totti al centro del progetto, ha ricomprato De Rossi, ha riportato a casa Tancredi e ha intitolato un campo a Di Bartolomei. «La nuova proprietà è solo custode della Roma», dice Franco Baldini. Altri parlavano di de-romanizzazione, forse lo stanno ancora facendo e non si sono accorti che lennesimo tiro di Ago è già arrivato in porta. Intanto danno lordine di chiudere i cancelli, ma poi li riaprono, perché è giusto dare la possibilità di esserci a chi ha deciso di dedicare il suo tempo a un uomo senza tempo.
Così spuntano gli striscioni. La fascia al braccio, la Roma nel cuore. Grazie Ago. Limmortalità è una meta concessa a pochi. Ci manchi tu, ci manca il tuo calcio. Ago vive!. Perfino il prete che benedice il campo non parla dimmortalità. Parla di fede. Fede per la Roma. Se cè un paradiso, Ago starà sempre lì. Se non cè, starà sempre nel ricordo degli attuali e futuri custodi della Roma. I suoi tifosi. Nella gigantografia accanto agli striscioni, accosciato col pallone tra le mani e la maglia arancione, il capitano guarda verso il cielo. Qualcuno alza gli occhi e lo cerca al di là di quel sole che batte sul campo di pallone. Guarda il vicino, lo consola e ringrazia Ago perché per un giorno ci ha fatto sentire di nuovo uniti anche se non ci conosciamo. E pensa che forse il sacrificio di quel 30 maggio 1994 è servito a qualcosa: a ricordarci quanto è bello essere romanisti. [...]